BETTI (USB), MA QUALE MACCHINA DEL FANGO, LA NOSTRA E' UNA LOTTA PER LA DEMOCRAZIA

Roma -

“Parlare di aggressione vile, o peggio di macchina del fango, tradisce il nervosismo di chi ha deciso, anche nella Pubblica Amministrazione, di concordare con Cisl e Uil percorsi che portano ad eliminare la democrazia nei luoghi di lavoro e, in questo caso specifico, a sostenere un ministro e un governo in bilico. Fa sorridere poi l’accusa di aver contribuito al rinvio delle RSU: le carte e i fatti parlano per noi”, così Massimo Betti, dell’Esecutivo Nazionale USB, sulle reazioni della CGIL alle manifestazioni attuate dall’Unione Sindacale di Base contro lo scippo del voto delle RSU nel Pubblico Impiego.

 

Prosegue Betti: “L’iniziativa che USB ha messo in piedi oggi, non nei confronti della sola Cgil, ma di tutte le confederazioni firmatarie dell’accordo con cui si rinviano di un anno le elezioni RSU nel Pubblico Impiego, in attesa che magari vengano definitivamente cancellate con il cosiddetto nuovo patto sociale a cui stanno lavorando Camusso, Angeletti, Bonanni e Marcegaglia, è stata una denuncia pubblica a favore dei lavoratori pubblici”.

 

“Non a caso – sottolinea il dirigente USB - abbiamo realizzato questa iniziativa nel 41° anniversario dello Statuto dei lavoratori, il cui spirito è certamente mortificato da accordi di quel tipo. Per quanto ci riguarda, rinnoviamo l’invito ad abbassare i toni e a discutere nel merito le nostre proposte. Rifiutare il dialogo sulla nostra proposta di legge è un doppio errore politico, e ci auguriamo che non nasconda la volontà di alzare i toni in maniera strumentale contro chi, come USB, fa del diritto dei lavoratori di decidere sul proprio contratto e sul proprio futuro il perno della propria azione. Pertanto le iniziative per il diritto al voto e contro i furti di democrazia proseguiranno”, conclude Betti.

 

Leggi la notizia sull'iniziativa nazionale

 

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20 maggio 2011 - Dire

CONVEGNO SINDACATI. PROTESTA USB,
PODDA: ALLORA NON PARTECIPO A CONVEGNO

(DIRE) Roma, 20 mag. - "La manifestazione di contestazione svoltasi stamane sotto la sede della Cgil confederale di Corso d'Italia, con tanto di bandiere di Usb, e' un fatto inaccettabile. E' evidente che non potro' piu' partecipare all'iniziativa che si terra' oggi pomeriggio a Bari su Statuto dei Lavoratori e democrazia sindacale, organizzata da Usb e altre organizzazioni sindacali". Cosi' Carlo Podda, segretario regionale Fp Cgil Roma e Lazio. "Sono sempre stato convinto- spiega- che un sindacalista debba discutere con tutti e che debba farlo rispettando le differenze. Avevo accettato l'invito di Usb perche' credo che sia utile confrontarsi sui temi della democrazia sindacale e della rappresentanza, ma non posso interloquire con chi aggredisce con vilta' la mia organizzazione. La cosa mi rammarica- chiude Podda- e credo che oggi Usb abbia dimostrato una intolleranza e una cecita' che mal si concilia con la pratica democratica".

SINDACATI. CGIL: PROTESTA USB CONTRO DI NOI È MACCHINA DEL FANGO

(DIRE) Roma, 20 mag. - "La Cgil e' stata l'unica organizzazione che si e' battuta sin dall'inizio contro il rinvio delle elezioni delle RSU, imposte per legge dal ministro Brunetta". Cosi' corso d'Italia risponde ai sindacati di base del pubblico impiego. Una delegazione della Usb oggi era davanti alla sede della Cgil per protestare contro l'accordo che permette ai lavoratori pubblici di votare per le RSU a marzo 2012. "Scambiano le organizzazioni a partire da loro stesse- ribatte la Cgil- ali atti politici, ad iniziare dalle richieste di indire le elezioni anche da soli sono pubblici e ben conosciuti da tutte le organizzazioni. Cosi' come pubblico e ben conosciuto e' il verbale delle riunioni nel quale risulta in modo inequivocabile che la Cgil e' stata l'unica organizzazione a richiedere di votare a novembre 2010, senza alibi di qualsiasi natura che avrebbero portato allo slittamento delle elezioni, quale quella in base alla quale prima si sarebbe dovuto fare l'accordo sui nuovi comparti e solo dopo indire le elezioni per le RSU". Insomma, il sindacato di Camusso si e' opposto a questa 'furbizia' e il paradosso e' che per questo viene a accusata oggi dalle stesse organizzazioni. L'accordo che finalmente permette ai lavoratori pubblici di poter eleggere i propri rappresentanti e' il frutto di tale battaglia che la Cgil ha condotto in piena solitudine. E' stupefacente quindi che organizzazioni che hanno contribuito al rinvio delle lezioni delle RSU oggi accusino la CGIL di 'scippo del voto'. Un'altra puntata della macchina del fango. E delle falsita'. I lavoratori pubblici sapranno comunque giudicare i comportamenti delle organizzazioni sindacali al momento del voto".


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