LAVORO DA CASA E RIENTRI IN SEDE: FACCIAMO CHIAREZZA!

Roma -

Al termine di una giornata convulsa e segnata da profonda tensione all'interno degli uffici è pervenuta venerdì una nuova Direttiva del Direttore dell'Agenzia delle Entrate che corregge decisamente il tiro rispetto alla direttiva emanata il giorno precedente.

Alle Dogane e Monopoli le indicazioni fornite nella direttiva limitano le presenze per garantire solo i servizi essenziali.

Esattamente come sostenuto da USB sin dal primo momento, il lavoro agile alla luce del DPCM e della Direttiva della Funzione Pubblica, diventa la modalità ordinaria di prestazione lavorativa al fine di contenere la diffusione del contagio da COVID 19.

Le direttive in sostanza prevedono che:

  1. tutti i lavoratori anche per le c.d. attività indifferibili devono essere considerati in smart working senza bisogno di alcuna autorizzazione;
  2. va limitata al massimo la presenza in ufficio.

Tutto a posto quindi? Non esattamente….

Sappiamo bene che tranne le dovute eccezioni, i Dirigenti in queste settimane hanno dato vita ad un tristissimo spettacolo. Dietro il paravento della conciliazione tra esigenze di servizio e tutela della salute sin dall’inizio hanno puntato ad imporre le prime a scapito della seconda. E mentre negli uffici fioccavano e continuano a fioccare contagi e quarantene, dall'alto della loro torre d'avorio farneticavano su obbiettivi ed esigenze organizzative.

In nome di questo hanno puntato in maniera maldestra a trasformare il lavoro agile, la cui funzione è quella di contenere attraverso lo svuotamento degli uffici la diffusione del contagio, in un percorso ad ostacoli, dimostrando profondo disinteresse verso la salute dei lavoratori persino dinanzi ad una epidemia che sta devastando l'intero paese e coinvolge sempre più colleghi.

C'è chi poi ha fatto ancora peggio e, Schettino docet, non ha esitato un attimo ad abbandonare la barca mettendo in sicurezza se stesso e lasciando i lavoratori alla deriva.

Se questo è il panorama non occorre avere la palla di vetro per prevedere che ora negli uffici proveranno a giocare al rialzo sui rientri in sede (che devono essere limitati ad indifferibili esigenze organizzative e senza alcuna periodicità) per aggirare di fatto il lavoro agile o per imporre inaccettabili restrizioni.

Dinanzi a tali tentativi invitiamo tutti i lavoratori a pretendere dal Dirigente un ordine di servizio scritto che dettagli le esigenze organizzative indifferibili che richiedono il rientro in sede: ciò anche a garanzia di eventuali controlli da parte delle Forze dell'ordine a seguito dei divieti alla circolazione imposti dal Governo.

In mancanza di tale ordine di servizio scritto nessun rientro può essere imposto.

Le strutture USB sono naturalmente al fianco dei lavoratori e vigileranno affinchè il lavoro agile sia davvero garantito a tutti e senza inaccettabili limitazioni.

Per segnalarci comportamenti difformi rispetto al DPCM, alla Direttiva della Funzione Pubblica e alle direttive dei Direttori delle Agenzie Fiscali, vi invitiamo a contattarci al seguente indirizzo: agenziefiscali@usb.it.

Nel frattempo abbiamo inviato una Diffida a tutti i Direttori affinchè adempiano alla Direttiva 2/2020 emanata dalla Funzione pubblica.

ALZIAMO LA TESTA E TUTELIAMO LA NOSTRA SALUTE DAL CORONAVIRUS E DA CHI GIOCA SULLA NOSTRA PELLE!

 

Firma anche tu la petizione per far chiudere subito tutti gli uffici pubblici che non trattano servizi essenziali

Scarica La piattaforma USB per il rinnovo dei contratti del Pubblico Impiego 2022-2024

Pagamento del TFR ritardato? Aderisci alla diffida: