PROTOCOLLO 23 LUGLIO: SCONTATA LA FIRMA CGIL

Nazionale -

LA CUB RACCOGLIERA’ IL DISSENSO

“Non avevamo dubbi che, alla fine, la CGIL avrebbe firmato il protocollo del 23 luglio con il governo amico”, dichiara Pierpaolo Leonardi, Coordinatore nazionale della CUB. “La necessità di accreditarsi come affidabile riferimento sindacale presso il futuro Partito Democratico ha prevalso su quella di ascoltare le forti proteste che arrivano dal mondo del lavoro e dagli stessi iscritti CGIL”, come tutti hanno potuto verificare ieri a Bologna quando il servizio d’ordine della Cgil si è schierato inutilmente a difesa di Damiano e Prodi.

 

“Già oggi centinaia di militanti e delegati della CGIL sono pronti a fare i bagagli e ad uscire per approdare alla CUB, unica Confederazione presente a Palazzo Chigi a non aver sottoscritto il Protocollo”, prosegue Leonardi. “Una tale fuga dalla CGIL si è già registrata dopo l’accordo di luglio del ’93; sicuramente non siamo che all’inizio di un vero e proprio smottamento che sarà interamente visibile in autunno, quando metteremo in campo lo sciopero generale contro la Finanziaria che conterrà il Protocollo”,  conclude il coordinatore CUB.

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