Ai Musei Civici Veneziani la violenta arroganza dei confederali: USB cacciata dal tavolo della vertenza

Venezia -

Mercoledì 10 aprile un fatto gravissimo è accaduto a Venezia: nella trattativa dei lavoratori dei Musei Civici Veneziani, i sindacati confederati CGIL CISL UIL hanno estromesso l’Unione Sindacale di Base dal tavolo della difficile vertenza.

Una nostra rappresentanza si era recata presso la sede mestrina della cooperativa, dove si teneva l’incontro per la trattiva di secondo livello, ed è stata di fatto cacciata fuori, fatta letteralmente alzare dalle sedie: lavoratori esclusi da una trattiva che li vede coinvolti in prima persona per decisioni prese dalle segreteria delle altre sigle, il tutto con l’appoggio delle cooperative.

La richiesta espressa con voto unanime dai lavoratori durante l’ultima assemblea, cioè quella di avere un tavolo unitario in cui anche USB potesse dar loro voce, dando finalmente concretezza al lavoro svolto in questi ultimi anni per difendere i diritti dei dipendenti delle cooperative in appalto presso i Civici Musei di Venezia, rimane inascoltata.

È chiaro che la presenza di USB dà fastidio a qualcuno e CGIL-CISL-UIL si adeguano, dando vita così a un atto antidemocratico che rende vuote e senza senso le parole democrazia sindacale visto che la voce dei lavoratori non viene ascoltata.

USB non molla e chiede a gran voce l’indizione delle RSU nei musei per vedere davvero il consenso che i confederali millantano di avere e chiede a tutte le forze politiche democratiche sostegno per un intervento comune in merito a questa vergognosa situazione.

 

 

Venezia, 10 aprile 2019

 

 

 

USB LAVORO PRIVATO FEDERAZIONE DI VENEZIA.

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