Borghi e i termometri: Galileo non gli è bastato!
Qualcuno sostiene che la storia sia ciclica e altri dicono che non può esserlo perché l’umanità avanza.
In realtà, il dubbio più grande che abbiamo è se il sistema economico di oggi, e quindi quello politico, sia davvero il più avanzato.
Nel suo piccolo (ma in realtà gigantesco) la vicenda “Borghi Vs termometri dell’Osservatorio Astronomico di Palermo” delinea con chiarezza come la politica ami disegnare nuove frontiere della scienza o, meglio, ridefinire antiscientificamente la realtà che ci circonda. Ripetendo -e addirittura peggiorando!- ciò che la Santa Inquisizione fece con Galileo.
I temi che riguardano ambiente e salute sono ormai un continuo tripudio di anti-teorie create a caso per dire che va tutto bene e che la società attuale sia la migliore possibile.
Così un “parlamentare qualunque” ( [1] la citazione è legata al movimento politico dei primi anni del secondo dopoguerra) decide che le misurazioni fatte dall’Osservatorio Astronomico di Palermo sono come quelle fatte dal termostato di casa, dove se ci accendi un fiammifero vicino sei al calduccio, se, invece, avvicini un fresco mojito (è estate e si sa dove trovare alcuni personaggi politici) misuri basse temperature e, quindi, sei in Siberia (maledetti comunisti).
Che tutto questo sia paradossale è lapalissiano. Il vero punto nevralgico ed allarmante è che tutto ciò avvenga dovunque, non solo in Italia. Ricordiamo tutti le terapie contro il covid ideate da Trump e proseliti, tanto per citare un esempio.
Perché per distruggere un ente di ricerca non ci si mette niente, basta affamarlo.
E’ proprio questo il punto di interesse che USB ha ben chiaro.
Di qualunque colore sia il “parlamentare qualunque”, costui deve aver chiaro che, se si tocca la ricerca, USB non starà a discutere su come si usa il termometro.
La ricerca va difesa sempre! Giù le mani da Inaf !
Il direttivo USB INAF (Istituto Nazionale Astrofisica)
[1] https://it.wikipedia.org/wiki/Fronte_dell%27Uomo_Qualunque