Mercoledì 19 febbraio sarà discussa al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti la parte economica del CCNL Trasporto Pubblico Locale, con una proposta che determinerebbe una perdita del potere d’acquisto dei salari degli autoferrotranvieri di circa il 10%: solo il 5,6% di aumento a fronte di un’inflazione che si è attestata al 16%. USB non è stata convocata, non ostante le alte adesioni negli scioperi del settore ed i tentativi di precettazione da parte del Ministro Salvini ne dimostrino la rappresentatività.

Esiste un evidente ed enorme problema di democrazia sindacale nel tpl: vogliamo un referendum su questo contratto nazionale vergognoso, come chiesto in un appello di RSU e delegati che ha raccolto migliaia di firme a sostegno.

USB si presenterà durante l’incontro con una sua delegazione trattante all’incontro del 19, chiedendo di essere ascoltati: se agli autoferrotranvieri non sarà dato il diritto di esprimersi sul contratto nazionale con il referendum, USB conferma lo sciopero nazionale del 24 febbraio.

USB Trasporto Pubblico Locale