CGIL e Lavoro Pubblico. Adesioni e invito allo sciopero del 19/6

Nazionale -

Scioperare contro l'attacco del governo ai lavoratori pubblici ed ai servizi pubblici e' utile e necessario. Cosa aspetta la cgil?

La riforma della pubblica amministrazione del governo Renzi rappresenta un attacco durissimo alle condizioni di vita e di lavoro dei milioni di lavoratori e lavoratrici pubblici/che e mette in discussione i servizi pubblici.

Un attacco che preannuncia un'ulteriore aggressione al mondo del lavoro nel suo complesso.

E' pertanto incomprensibile e inaccettabile la paralisi e l'afasia di una cgil che assiste dopo anni di blocco dei salari e della contrattazione nel pubblico impiego all'ennesimo attacco alle condizioni di vita e di lavoro dei lavoratori e lavoratrici e assurdamente parla di piattaforma su fisco e pensioni che non chiedono ne modificano nulla della situazione esistente.

Ci vuole lo sciopero generale, occorre che la Fp Cgil passi dalle parole ai fatti.

Senza una vasta e straordinaria mobilitazione la riforma passerà e con essa l'ennesima sconfitta. 

La riforma Renzi e' in parte già legge, cosa dovrebbero aspettare i lavoratori a scioperare? Cosa aspetta la cgil a lottare per difendere la condizione dei lavoratori ? Cosa stiamo aspettando? I lavoratori e le lavoratrici hanno il diritto di difendersi!!!

Invitiamo i lavoratori e le lavoratrici del pubblico impiego alla massima mobilitazione e partecipazione a tutte le iniziative di lotta in campo.

I lavoratori che vogliono lottare, ad oggi, hanno una sola possibilità per farlo: scioperare con l' Usb il prossimo 19 giugno e ci auguriamo che siano in molti a decidere di lottare.

Senza una spinta dal basso che costringa il movimento sindacale ad uscire dal pantano e dalla complicità ed a lottare sul serio non cambierà mai nulla.

Esecutivo nazionale - Il sindacato e un'altra cosa

 

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La nostra personale adesione allo sciopero del 19/6

Lo sciopero del 19/6 indetto dall’U.S.B. induce ad una semplice ma fondamentale considerazione:

di fronte ad un’attacco senza precedenti da parte del Governo Renzi alle condizioni di vita e di lavoro dei lavoratori della P.A. contrabbandato all’insegna di una Pubblica Amministrazione più efficiente e più rispondente ai bisogni dei cittadini, questa mobilitazione è l’unica reale messa in campo.

Può bastare? Certo che no! Ma certamente è ora di uscire dalle attese infinite di un confronto negato, dalle pastoie delle dichiarazioni, dalle note e dai rinvii ai cosiddetti contributi in Parlamento.

E’ ora di ascoltare, di far esprimere e di far decidere i diretti interessati.
Lo sciopero e l’ampia  partecipazione alla manifestazione dei dipendenti del Comune di Roma di due settimane fa lo ha ampiamente e chiaramente dimostrato. Perché non valorizzarlo?

E’ altrettanto chiaro che non vi può essere la giusta rivendicazione di un nuovo C.c.n.l. se al contempo non si difendono le condizioni di lavoro esistente.
E difendere l’esistente vuol dire mobilitarsi e costruire le condizioni per opporsi veramente agli esuberi, alla mobilità obbligatoria, al demansionamento, alle esternalizzazioni dei servizi ecc.

Difendere l’esistente vuol dire difendere i propri diritti compresi quelli sindacali a partire dai propri posti di lavoro, il che vuol dire organizzarsi.

Può bastare? Certo che no!!! Ma può essere l’inizio.

Vox Nico - Direttivo Nazionale FP CGIL
Zanni Maria Pia – Direttivo Nazionale CGIL
Masullo Ernesto – Direttivo FP CGIL Campania
Nappo Vincenzo – Direttivo FP CGIL Napoli

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