COMMISSIONE FUNZIONI CENTRALI SUI SISTEMI DI CLASSIFICAZIONE FINALMENTE UN DOCUMENTO ORGANICO DA COMMENTARE

Nazionale -

A cinque mesi dall’ultimo incontro, l’11 giugno scorso è stata nuovamente convocata, anche se in videoconferenza a causa dell’emergenza sanitaria, la Commissione paritetica per la revisione dei sistemi di classificazione del Comparto Funzioni Centrali.

Finalmente l’Aran ha consegnato un documento organico in cui si fa la fotografia della situazione esistente, si analizzano le criticità e si riassumono le proposte di nuovo sistema di classificazione avanzate dall’Aran e dalle organizzazioni sindacali.

Nel nostro intervento abbiamo censurato la scarsa attenzione riservata alla proposta della USB rispetto all’ampia disamina delle altre proposte sindacali che, insieme a quella dell’Aran, risultano poco innovative, distanti dalla realtà organizzativa dei posti di lavoro del Comparto. Si propone ancora una volta un sistema di classificazione basato su tre distinte aree professionali con un’area d’ingresso riservata agli ausiliari o a figure di supporto, ignorando, volutamente o meno non lo sappiamo, una realtà che vede i lavoratori e le lavoratrici della I e II area (aree A e B) assumersi responsabilità ben maggiori rispetto al loro inquadramento funzionale.

Il discrimine per i passaggi di area resta il possesso del necessario titolo di studio, anche se in una proposta di parte sindacale si prevede che anche in carenza del requisito culturale si possa seguire l’intero percorso professionale. Per quanto riguarda le progressioni economiche all’interno delle singole aree c’è chi propone un doppio binario, uno che preveda il superamento di procedure selettive e l’altro che riconosca scatti d’anzianità quinquennali riservati a chi ha una valutazione non inferiore a “discreto”.

Un elemento interessante invece è rappresentato dall’apertura di una riflessione sul finanziamento delle posizioni organizzative che preveda di porlo a carico del bilancio delle singole amministrazioni, anche se ad invarianza di spesa.

Nel complesso un documento che non ci soddisfa e che troviamo inadatto ad affrontare e risolvere i temi che abbiamo sul tavolo. Siamo ben lontani dall’individuazione di soluzioni al problema del mansionismo e ci preoccupa l’affermazione del presidente dell’Aran secondo cui tale problema debba essere risolto all’interno delle singole amministrazioni. E con quali strumenti?

La discussione è aperta e l’Aran ha comunicato un aggiornamento dei lavori tra quindici giorni. Se il confronto sarà serio, senza posizioni precostituite e con l’intenzione d’individuare il miglior ordinamento possibile per garantire a tutti, indipendentemente dai titoli culturali posseduti, di seguire nell’arco della vita lavorativa l’intero percorso professionale, non faremo mancare il nostro apporto costruttivo per dare soluzione ai problemi, altrimenti lasceremo ad altri l’onere di spiegare come mai in oltre due anni di confronto all’interno della Commissione paritetica non si sia trovata un’adeguata soluzione ai problemi d’inquadramento e di sviluppo delle carriere dei lavoratori delle aree professionali.

                                                                                                                                                                                        USB Pubblico Impiego Funzioni Centrali

Roma, 12 giugno 2020 

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