COMMISSIONE VIGILANZA

Nazionale -

Comunicato n.58/07

Giovedì 27 settembre si è riunita la commissione vigilanza per esaminare la proposta dell’amministrazione riguardante la collocazione funzionale degli ispettori di vigilanza.


L’ipotesi di lavoro prevede la creazione di un’AREA SPECIALISTICA, nella quale il percorso professionale è scandito da tre step:


il primo, definito IN FORMAZIONE, previsto per il personale assunto con concorso pubblico o con selezione interna, con possesso di laurea in giurisprudenza e simili e con età massima di 45 anni. La permanenza in tale posizione dovrebbe essere di 6 mesi;


il secondo, definito 1^ FASCIA, previsto per il personale della vigilanza che supera la verifica al termine del periodo di formazione;


il terzo, definito 2^ FASCIA, riservato a tutti gli attuali ispettori di vigilanza che abbiano maturato almeno 5 anni di anzianità nel profilo. In futuro, si dovrebbe accedere a questa fascia dopo un certo numero di anni di permanenza nella 1^ fascia.


La proposta della Direzione Centrale Vigilanza prevede anche l’erogazione di un’indennità di funzione e di un’indennità di professionalità.


Nel nostro intervento, in attesa di approfondire la proposta, anche attraverso il confronto con gli ispettori di vigilanza, abbiamo fatto delle considerazioni a caldo.


Se la proposta dell’area specialistica con le due fasce mira in futuro a creare un’area professional, fuori dal sistema di classificazione delle aree, non siamo d’accordo. Gli ispettori di vigilanza, a nostro parere, debbono rimanere all’interno del sistema di classificazione previsto per il personale delle aree.

Quello che ripetiamo da tempo, è che occorre trovare una diversa collocazione di tale personale, individuando nel C4 il livello proprio dell’attività di vigilanza.

La selezione interna od il concorso esterno andrebbero a nostro parere esperiti sul livello economico C3. Inoltre, per il personale interno andrebbero definiti diversi criteri rispetto a quelli della proposta, per esempio elevando l’età massima a 50 anni e riconoscendo come titolo di studio utile il diploma di scuola media superiore. Il personale vincitore delle selezioni, dopo un adeguato periodo di formazione, dovrebbe essere inquadrato a C4, previo superamento di una verifica della professionalità acquisita. Dal C4, dopo alcuni anni di attività nella vigilanza, e previa verifica della professionalità acquisita, si transiterebbe a C5. In prima applicazione, tutti gli attuali ispettori di vigilanza inquadrati ad un livello economico inferiore al C4 andrebbero collocati in questo livello economico, previa verifica della professionalità acquisita.


 Abbiamo anche sottolineato l’esigenza di attivare al più presto una selezione interna per ispettori di vigilanza, selezione che dovrebbe essere bandita al livello economico C3, possibilmente recuperando la posizione di quanti sono risultati idonei nell’ultima selezione interna e non hanno trovato collocazione utile.      


Per quanto riguarda le indennità, abbiamo rappresentato l’esigenza di sgravare il Fondo di Ente da indennità che andrebbero finanziate con altri capitoli di spesa o con altre modalità, per esempio facendosi riconoscere dal governo una percentuale sulla contribuzione recuperata a seguito di accertamento ispettivo, da distribuire in parte agli ispettori ed in parte al restante personale.

 

Abbiamo riscontrato la possibilità di trovare una convergenza comune con l’insieme della commissione. Stileremo al più presto una nota maggiormente dettagliata con le proposte da portare in commissione vigilanza.

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