Contributi figurativi: entro il 31 dicembre 2022 è necessario inviare la lettera per interrompere i termini di prescrizione

Nazionale -

Fra pochi giorni, il 31 dicembre 2022, scadrà la proroga, prevista dalla legge 335/95 art. 3 comma 10 bis, riguardante la sospensione dei termini di prescrizione per il riconoscimento della contribuzione obbligatoria. Tale norma prevede che, nel caso di vertenza per la piena valorizzazione dei contributi figurativi, non ci sia alcuna prescrizione e quindi possano essere richiesti i contributi per tutti gli anni lavorati. 

Questo significa che se non interverrà una proroga, verrà applicata in automatico la norma che prevede la prescrizione quinquennale, con la conseguente perdita di tutti i contributi anteriori al 31 dicembre 2017.

Ad oggi nessuna proroga è stata prevista da questo Governo.

Di conseguenza, migliaia di lavoratori e lavoratrici ex LSU, LPU, ASU ma anche TIROCINANTI e COCOCO, che per anni ed anni sono stati utilizzati nella Pubblica amministrazione, non solo sono stati sfruttati dallo Stato senza il giusto riconoscimento retributivo e di contrattualizzazione del rapporto di lavoro, ma perderebbero anche il diritto a richiedere che gli anni da LSU, LPU, ASU… contribuiscano alla quantificazione dell’assegno pensionistico.

Per evitare tutto questo, in assenza di una norma che proroghi il blocco della prescrizione, è assolutamente indispensabile che ogni lavoratore/lavoratrice ex LSU, LPU… entro il 31 dicembre 2022 proceda alla costituzione e messa in mora sia dell’INPS che dell’ente utilizzatore, al fine di interrompere la decorrenza della relativa prescrizione con conseguente perdita di diritti alla regolarizzazione della propria posizione.

USB ha preparato una lettera facsimile di interruzione dei termini di prescrizione che va compilata e inviata all’INPS (sede centrale e territoriale) e alle amministrazioni presso cui si è prestato servizio in qualità di LSU, LPU o ASU… entro e non oltre il 31 dicembre 2022.

Pertanto invitiamo tutti i lavoratori interessati a rivolgersi presso le nostre sedi territoriali o rivolgersi ai delegati USB presenti sui loro posti di lavoro per avere copia della lettera, nonché tutte le indicazioni su come procedere per inviarla.

Specifichiamo che l'invio della lettera non costituisce in automatico l’avvio di un ricorso legale al fine del riconoscimento del diritto da parte del lavoratore, ma è solo l’interruzione della prescrizione in modo che qualora il lavoratore decida successivamente di procedere legalmente, possa farlo anche per il periodo antecedente il 31 dicembre 2017.

Come USB daremo supporto ai lavoratori interessati e lanceremo una campagna di mobilitazione per continuare a denunciare questa situazione e chiedere il pieno riconoscimento del periodo lavorato ai fini della quantificazione dell’assegno pensionistico.

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