Coronavirus, all’Inail fornite al personale mascherine prive di idoneità. USB chiede chiarimenti urgenti ai vertici

Roma -

All’Inail è accaduto l’impensabile: è stata acquistata una partita di mascherine chirurgiche e FFP2, destinate al personale di tutte le sedi, priva di idoneità. Il direttore centrale acquisti, Ciro Danieli, mercoledì 9 è stato costretto a diffondere una comunicazione urgente nella quale si disponeva di sospendere “in via precauzionale l’utilizzo delle mascherine chirurgiche e FFP2 fornite da Winner Italia Srl con le ultime consegne, sulle quali è ancora in corso la valutazione di idoneità dei documenti di certificazione prodotti dal fornitore”. Contestualmente è stato dato affidamento per una nuova consegna urgente ad altro fornitore.

USB si chiede come sia possibile che un Ente impegnato a tutti i livelli nella battaglia contro la propagazione del virus possa essere andato incontro a un simile grave infortunio e ha scritto al direttore generale Giuseppe Lucibello e al direttore centrale acquisti per avere chiarimenti urgenti sull’accaduto, che apre interrogativi e perplessità sulle procedure che hanno portato all’individuazione del fornitore Winner Italia Srl

In un momento di assoluta emergenza, dove le dotazioni dei sistemi di DPI, comprese le mascherine, sono un fattore di tutela minima per i lavoratori che devono prestare servizio “in presenza”, è indispensabile la garanzia che il materiale consegnato risponda in tutto alle prescrizioni sanitarie di certificazione e validazione del prodotto.

 

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