DALLA PIATTAFORMA DI PUBBLICO IMPIEGO A QUELLE DI SETTORE, PREPARIAMO LA LOTTA PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO
La ripresa dell’attività sindacale di questo autunno sarà caratterizzata innanzitutto dalla vertenza sul rinnovo dei contratti.
Il Governo sta tentando di trasformare lo sblocco dei contratti in un’occasione per continuare a vessare i lavoratori pubblici e a smantellare i servizi. Di soldi ancora non v’è traccia e quando se ne parla si fanno cifre irrisorie basate sull’accordo del gennaio 2009, firmato da CISL e UIL, che lega gli aumenti contrattuali all’IPCA (cioè all’inflazione programmata al netto dei beni energetici). Molto avanzato risulta invece il dibattito sugli organi di stampa e nei palazzi del potere su come intervenire nella parte normativa del contratto per ridurre i diritti dei lavoratori, a partire dal maggior utilizzo delle idee di “meritocrazia” contenute nella “Riforma Brunetta” e dalla riduzione dei Comparti di contrattazione.
Dopo la sentenza con la quale la Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità dell’ulteriore proroga del blocco della contrattazione, il Governo invece di aprire immediatamente la contrattazione sta cercando di prendere tempo con la scusa di dover innanzitutto procedere alla riduzione dei Comparti, come previsto dalla Riforma Brunetta.
USB non ci sta e chiede che i contratti scaduti nel 2009 siano rinnovati con gli attuali Comparti di contrattazione, rinviando ad un momento successivo l’eventuale riordino delle aree di contrattazione. USB è stata la prima organizzazione sindacale a consegnare all’ARAN la propria piattaforma contrattuale di pubblico Impiego ormai due anni fa, accompagnandola con una manifestazione davanti l’ARAN e con numerose iniziative di lotta compreso lo sciopero generale di categoria, mentre altri accettavano supinamente il blocco del contratto inventato da Berlusconi e fatto proprio da tutti i governi che l’hanno seguito.
E’ da lì che USB intende riprendere la battaglia per il rinnovo dei contratti, respingendo qualsiasi ipotesi di rinvio e chiedendo di aprire la contrattazione immediatamente, con gli attuali Comparti, per conquistare aumenti veri e non elemosine, oltre ad un risarcimento del danno subito a causa di quasi 6 anni di blocco contrattuale.
USB ripropone i contenuti della propria piattaforma di categoria, che vanno però declinati nei vari Comparti, costruendo piattaforme di settore che siano il frutto di un confronto che parta dal basso, dai posti di lavoro e che coinvolga innanzitutto gli iscritti alla USB attraverso le assemblee degli iscritti.
Al centro della vertenza deve rimanere l’idea di una pubblica amministrazione attenta ai bisogni dei più deboli, tenendo sempre stretto il legame tra utenti e lavoratori pubblici. Il rinnovo del contratto deve tornare ad essere considerato un diritto e strumento utile a migliorare le condizioni di lavoro e materiali. Sarà una vertenza difficile, che avrà bisogno dell’energia e dell’apporto di tutti.
Lasciamo da parte la remissività e la rassegnazione, recuperiamo la voglia di contare sulle scelte che riguardano il nostro futuro. Costruiamo insieme le piattaforme contrattuali di settore.