FOGGIA - Ufficio Agenzia Entrate

Foggia -

DELOCALIZZAZIONE o… meglio DESTRUTTURAZIONE

 

PREPARIAMOCI !

        

       Siamo oramai giunti alla fase operativa delle lavorazioni assegnate al nostro Ufficio. Le posizioni sulla vicenda sono abbastanza note e chiare. Protocolli, verbali di incontri, informative e comunicati sono lì a testimoniare dati di fatto che non si prestano a ricostruzioni di comodo.  Anche a rischio di sembrare pedanti, vorremmo però ulteriormente chiarire la nostra posizione.

Innanzitutto i fatti.

       La Rdb è l’unica organizzazione di questo Ufficio capace di far arrivare la sua voce forte e chiara ai vertici nazionali, prova ne sia il documento pubblicato sulla intranet nazionale;

       La Rdb nazionale, è l’unica che, oltre a non aver firmato il famigerato protocollo, in un suo documento ufficiale, “Metamorfosi”, ha preso una netta posizione a favore dell’ufficio di Foggia, denunciando l’assurdità di una situazione che vede arretrare lo Stato in un territorio come il nostro e in un frangente in cui malavita e malaffare la fanno da padrone.

      La Rdb locale, in piena autonomia, ha da sempre, con atti e comportamenti concreti, denunciato le scelte organizzative della Direzione dell’Ufficio che ci hanno condotto all’attuale deriva.

      Abbiamo capito da subito che l’intento dell’Agenzia, con la piena collaborazione della  dirigenza locale,  era quello di utilizzare il nostro Ufficio come apri-pista per esperienze di destrutturazione dei sistemi organizzativi e dei modelli di lavoro sinora definiti dai contratti e dalle norme in materia di lavoro e noi lavoratori, ignari di tutto,  abbiamo finora funto da cavie per queste sperimentazioni.  

     Questo salto nel buio andava compreso e contrastato sin dall’inizio.

     Ovviamente, l’Agenzia si è ben guardata dallo scoprire le carte e quindi i suoi reali programmi, checché se ne dica, sono sempre rimasti nascosti, tant’è che prima del famoso protocollo di intesa, nei provvedimenti precedentemente assunti, sempre  ammantati da inesistenti esigenze contingenti, non viene fatto alcun riferimento a presunte sperimentazioni, mentre è sempre stata chiara, checché se ne dica,  l’intento che tali processi debbano avvenire a costo zero e cioè senza impegno di risorse aggiuntive.

       Tutto ciò lo abbiamo sempre denunciato.

       Siamo orgogliosi, quindi, di non aver apposto la nostra firma in calce all’accordo capestro del 28.09.2007  e rivendichiamo pienamente questa responsabilità.

       Adesso che i giochi stanno venendo allo scoperto qualcuno vorrebbe forse, per indorare la pillola e, nello stesso tempo,  tentare di nascondere la genuflessione di fronte ai vertici dell’Agenzia, cercare di spuntare un qualche premiuccio o riconoscimento per i lavoratori che, probabilmente, alla luce delle esperienze precedenti, produrrà ben poco o nulla affatto.

        Noi restiamo convinti che la dignità dei lavoratori non ha prezzo e la rivendicazione della funzione istituzionale dell’Ufficio a presidio della legalità non può essere mercanteggiata con la promessa di qualche spicciolo.

 

        Noi non abbiamo sottoscritto l’accordo nazionale e, pertanto, non possiamo, e non vogliamo, essere chiamati, in sede locale, a gestirne l’applicazione.

         Non possiamo, peraltro,  confrontarci con una dirigenza locale che,  già per più volte, si è rifiutata di instaurare un moderno sistema di relazioni sindacali e, negando informazione, consultazione e concertazione, si è continuamente rifugiata nella più vieta e deteriore gestione paternalistica.

          Proprio questo sistema di condurre l’Ufficio, ripetiamo paternalistico ed arretrato,  ha generato l’incapacità di dare le giuste risposte gestionali alle necessità di affrontare efficacemente il contrasto all’evasione fiscale nel nostro territorio e ci costringe, oggi, a dover affrontare il problema delle lavorazioni delocalizzate.

          Ora basta! Le RDB ritengono necessario contrastare, senza più mediazioni, questo stato di cose e questa dirigenza.

          Per risolvere i problemi dell’Ufficio e dei lavoratori appronteremo, nei fatti, mezzi più efficaci degli sterili ed inconcludenti confronti con questa controparte.

          Iniziamo subito con le nostre contromisure ed indicazioni sulle “lavorazioni Mod. Unico” che, nostro malgrado, ci costringeranno a fare, grazie all’accordo che l’Agenzia ed alcune organizzazioni sindacali hanno ritenuto di sottoscrivere:

 

  • Approntamento della eventuale difesa legale dei lavoratori che, in spregio alla          volontarietà dell’adesione, dovessero essere    coartati  ad effettuare le lavorazioni in discorso;
  • Approntamento della eventuale difesa legale per quei lavoratori che, sforniti dell’adeguata preparazione, dovessero incorrere in danno erariale ( Vedere cosa è accaduto ai colleghi di Nuoro);

·        Scrupolosa Vigilanza da parte di ogni lavoratore, ove necessario con il nostro intervento, sul  rispetto della normativa in tema di sicurezza sul lavoro;

·        Scrupolosa Vigilanza da parte di ogni lavoratore, ove necessario con il nostro intervento, sul rispetto della sicurezza informatica, così come di recente ribadita con  comunicazione di servizio, con particolare attenzione al procedimento di assegnazione delle pratiche da lavorare;

·        scrupolosa vigilanza da parte di ogni lavoratore, ove necessario con il nostro intervento, sul rispetto delle mansioni previste dal proprio profilo professionale;

·        Scrupolosa vigilanza di ogni lavoratore, ove necessario con il nostro intervento, sull’adeguatezza  della formazione professionale ricevuta rispetto al lavoro assegnato;

·        Assistenza legale e sindacale  per questi ed ogni altro problema che dovesse  ancora  insorgere con la direzione dell’Ufficio e dell’Agenzia durante lo svolgimento del lavoro.    

 

          

Foggia, 3 Ottobre 2007                 

                                                                     Rdb CUB – Ufficio di Foggia                      

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