"GESTIONE" DEL PERSONALE

Roma -

Il 23 maggio 2011 la USB MEF aveva denunciato, con un duro comunicato, l’accanimento inquisitorio delle procedure istituzionali connesse alla malattia dei dipendenti disposte dalla Direzione Centrale per i Servizi del personale con a capo il dott. Pietro Fagiani ed eseguite materialmente dall’Ufficio VI di questa Direzione “guidato” dal dott. Antonio Spagnuolo.

L’Amministrazione, come al solito, non ha risposto alla nota inviata dalla nostra Organizzazione Sindacale, con la quale si chiedeva la semplice normalizzazione delle suddette procedure.

Il silenzio, a volte, può essere una dignitosa ammissione di colpa; in altre circostanze, invece, è un modo indegno di sottrarsi alle proprie responsabilità. E’ evidente che, in questo caso, vale la seconda considerazione!

Purtroppo, la questione più importante non è questo misero silenzio ma la gestione generale del personale, ormai da tempo prerogativa assoluta e oscura della Direzione suddetta senza alcuna possibilità di verificarne regole, equità e trasparenza.

Basta solo esaminare come viene attuata l’attività di mobilità interna ed esterna del personale per intuirne la “(in)cultura” di riferimento adottata.

Ad esempio non esistono criteri certi formalizzati o accordi in materia, più volte richiesti e mai realmente voluti dall’Amministrazione, ma vige solo l’insindacabile giudizio della Direzione centrale citata il cui esecutore materiale è, in questo caso, l’Ufficio IV diretto dalla dott.ssa Paola Centra.

L’informazione successiva trasmessa alle Organizzazioni Sindacali, anche se fortemente limitata, è sufficiente per comprendere pienamente la “qualità” di una parte consistente dei movimenti del personale nonché la sospetta motivazione.

Il ruolo sindacale (almeno per ciò che riguarda la USB MEF e per quanto più in generale è dato sapere), in tutto questo, è relegato alla possibilità di qualche segnalazione socialmente e umanamente rilevante o richiesta d’informazione.

È di tutta evidenza che queste modalità riguardino ben poco le necessità organizzative e il buon funzionamento dei servizi ma attengano esclusivamente a posizioni di potere e di scambio esercitati sui bisogni primari dei lavoratori.

La USB MEF, con questo intervento, non intende porre soltanto una questione di relazioni sindacali e di normativa ma di etica generale dell’azione dell’Amministrazione soprattutto quando, nel caso della malattia e della mobilità, la stessa può incidere pesantemente sulla fragilità e sulla qualità della vita delle persone.

Si è posta l’attenzione su questi due Uffici della Direzione Centrale per i servizi del Personale poiché sono eclatanti le conseguenze gestionali del tutto negative, ma è evidente che tutta la Direzione necessiti di attenzione particolare in considerazione del ruolo strategico che riveste.

Per questo motivo la USB MEF ritiene che sia inderogabile una rivisitazione  organizzativa e funzionale le cui finalità principali dovranno necessariamente consistere nell’eliminazione delle anomalie denunciate e nel ripristino della piena trasparenza di questa Direzione in raccordo con tutte le altre Direzioni al fine di renderne l’azione omogenea, verificabile ed equa.

La nostra Organizzazione Sindacale è fortemente intenzionata a lanciare una battaglia anche etica sulla gestione del personale e non lascerà nulla d’intentato per tutelare i diritti dei lavoratori e le finalità sociali dei servizi.

Pertanto si invitano i lavoratori a inviare alla USB MEF tutte le segnalazioni utili a dare forza e consistenza a questa vertenza.

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