Gli infermieri idonei del Sant'Andrea manifestano a Montecitorio. Il sostegno di USB: assunti tutti e subito

Roma -

Nella Giornata mondiale dell’infermiere alcuni idonei del concorso del Sant’Andrea hanno sfidato il blocco di manifestare e hanno portato la loro voce davanti a Montecitorio. Un atto necessario vista la sordità della Regione Lazio, alla quale abbiamo chiesto l’apertura di un tavolo proprio riguardo questa graduatoria. A tutt’oggi ancora non abbiamo ricevuto risposta.
Parliamo di 7000 idonei, poco più di 1400 dei quali sono stati assunti a tempo indeterminato poco più di 1400, mentre a tempo determinato è stato chiamato dalla graduatoria fino al numero 4700.
Infermieri che hanno partecipato ad un concorso per un contratto a tempo indeterminato, che vengono chiamati a tempo determinato. È assurdo che in una regione che esce da 10 anni di commissariamento il numero delle assunzioni a tempo determinato sia più alto di quelle a tempo indeterminato, continuando così a vivere una carenza strutturale infermieristica mentre sarebbe in grado di garantire l’assorbimento di tutta la graduatoria.
Inoltre, nonostante l’emergenza sanitaria, si continua a garantire alle cooperative sociali appalti sanitari da milioni di euro come accade al Policlinico Umberto I, fenomeno che prima della pandemia abbiamo denunciato più volte. Il SSR quindi si fa garante ancora di esternalizzazioni e disparità tra lavoratori che svolgono la stessa mansione anche in piena crisi sanitaria.
È ora di dire basta! Il SSR va ricostruito partendo da assunzioni, stabilizzazioni e internalizzazioni degli operatori sanitari e dalla ricostruzione di una fitta rete territoriale che garantisca a tutti e tutte il diritto alla salute.
Come USB diamo il nostro pieno sostegno al Movimento Infermieri Idonei verso una prossima mobilitazione sotto la Regione Lazio per rivendicare il diritto ad contratto a tempo indeterminato.

USB Federazione Lazio

 

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