I lavoratori ex Croce Rossa manifestano al Mise con USB per la stabilizzazione del loro rapporto di lavoro
Come è purtroppo noto, l’ex Ente Pubblico C.R.I. - ai sensi e per gli effetti del D.lgs. n. 178 del 28 settembre 2012 -, è stato avviato ad un processo di privatizzazione che, come diretta conseguenza, ha ingenerato un esodo di massa dei propri dipendenti presso altre Amministrazioni, attraverso lo strumento della mobilità.
Quasi la metà di questi dipendenti impiegati dall’allora Ente Pubblico C.R.I., erano contrattualizzati con accordi a termine rinnovati nel corso degli anni.
A seguito dell’emanazione della legge n. 296 del 2006 (Finanziaria 2007), nonché dell'avviso pubblico del 25/06/2008 emanato in base alla legge n. 224 del 2007 (Finanziaria 2008), i Lavoratori acquisivano tutti i diritti per ottenere la trasformazione del loro contratto di lavoro, da tempo determinato a tempo indeterminato.
La C.R.I., dal canto suo, non ha mai proceduto ad una corretta e puntuale applicazione delle due norme, costringendo i Lavoratori a ricorrere alle vie legali per ottenere quanto in loro diritto.
Nella quasi totalità dei casi, i Lavoratori, hanno ottenuto (dopo estenuanti percorsi giudiziari a cui la C.R.I. ha sempre proposto opposizione), l’agognata stabilizzazione del loro rapporto di lavoro.
Solo ad un gruppo esiguo di Lavoratori (circa 50 unità), non è stato riconosciuto il diritto alla stabilizzazione a causa di alcune discutibili Sentenze emesse da alcuni Tribunali, che non hanno tenuto conto di una giurisprudenza, in materia, ormai più che consolidata.
Per questi Lavoratori, dopo la cocente delusione, si era manifestata possibilità di percorrere un’ulteriore strada apertasi dall’approvazione del D.lgs. 25 maggio 2017 n. 75 che, all’art. 20, che si prefiggeva il superamento del precariato nella Pubblica Amministrazione.
Pur avendo presentato istanza di avvio delle procedure di reclutamento - così come indicato dalla Circolare n. 3 del 23 novembre 2017 del Ministro per la semplificazione e la Pubblica Amministrazione - questi lavoratori si sono visti negare il diritto in quanto l’ex Ente Pubblico C.R.I., è stato sottoposto alla liquidazione coatta amministrativa, di fatto, impedendo nuovamente il riconoscimento alla trasformazione del loro rapporto di lavoro.
Pertanto, chiediamo, al Governo e ai Ministeri competenti, di trovare una soluzione politica che restituisca dignità e certezza a questi lavoratori che, più e più volte, sono stati danneggiati da scelte scellerate e discriminatorie.
MANIFESTAZIONE GIOVEDÌ 28 MARZO 2019
(DALLE ORE 09.00 ALLE ORE 13.00)
SOTTO IL MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E SVILUPPO ECONOMICO
(VIA VENETO 54/A E 54/C)