I SOLITI NOTI (A proposito della circolare del Dipartimento della Funzione Pubblica n. 2 del 17 febbraio 2014 - Assenze per visite, terapie, prestazioni specialistiche ed esami diagnostici)
Nel primo incontro con la Madia l’USB segnalava, in splendida solitudine, gli aspetti punitivi e restrittivi dell’applicazione della circolare ottenendo l’impegno del Ministro a rivedere la questione attraverso una trattativa da aprirsi all’ARAN magari in occasione della riapertura dei contratti, ma solo per la parte normativa senza stanziare un centesimo per quella economica e magari inserendo la meritocrazia di Brunetta.
Contestualmente lanciava una campagna di sensibilizzazione attraverso la raccolta di firme dei lavoratori con una petizione in tutti i luoghi di lavoro del P.I. e su tutto il territorio nazionale.
Già dopo pochi giorni una delegazione della USB consegnava al Ministro Madia le prime 3000 firme raccolte “calde calde”; nel corso delle seguenti settimane attraverso la USB sono state veicolate al Ministro della Funzione Pubblica una valanga di altre firme raccolte tra i lavoratori.
Dai dati che abbiamo ricevuto sappiamo che migliaia di firme sono state raccolte sia nei Ministeri a Roma e sia negli Uffici periferici. Firme gia’ inviate al Ministro Madia.
Ora però apprendiamo con sorpresa, attraverso la lettura di diversi comunicati di altre OO.SS., che coloro i quali, all’indomani della emanazione della circolare, non solo non avevano alzato un dito (ma nemmeno mosso un’unghia), rivendicano che, a seguito di un loro intervento presso le “Segreterie”, la Funzione Pubblica si sia decisa a dare un nuovo parere autentico a detta circolare !?!
Insomma, così come sosterrebbe un qualsiasi imbonitore o prestigiatore da fiera rionale, “con la sola imposizione della mano”…. questi signori contrabbandano iniziative inesistenti.
Non sarebbero state, quindi, le decine di migliaia di firme dei lavoratori imbufaliti contro l’ennesima assurda ingiustizia perpetrata ai danni dei pubblici dipendenti a far riflettere su una circolare mal scritta e peggio interpretata, bensì il loro tardivo intervento.
Se non fosse per il rispetto che dobbiamo proprio a queste decine di migliaia di lavoratori che hanno prontamente risposto all’appello della USB, avremmo dovuto stendere un pietoso velo su quei comunicati che, non ce ne fosse bisogno, continuano a sottolineare il ruolo colpevolmente subalterno di alcune sigle sindacali incapaci persino di prendere una pallida posizione e/o iniziativa in difesa dei diritti dei lavoratori.
La raccolta di firme continua …
USB P.I. Esecutivo Nazionale Ministeri