IC 5 Bologna, la dirigente scolastica nega il diritto allo studio e l'inclusione

Bologna -

Succede in un istituto comprensivo del comune di Bologna. Un istituto dove i maestri e le maestre, da sempre attivi nel tessuto cittadino, hanno portato avanti negli anni una didattica inclusiva e di qualità, progettando il meglio per i propri alunni nonostante i tagli alla scuola statale, nonostante le difficoltà e... nonostante le problematiche causate da una dirigenza insipiente e spesso in conflitto con genitori e docenti. 

Questo che leggete non è un comunicato di denuncia di una situazione che in verità è da anni sotto gli occhi di tutti, di una realtà che più volte e da più parti è stata segnalata alle istituzioni preposte alla vigilanza e alla sorveglianza di quanto impropriamente gestito dalla dirigente scolastica dell'IC 5 di Bologna. Diversi appelli a intervenire sono stati rivolti negli scorsi anni al dott. Schiavone dell'USP di Bologna e al dott. Versari dell'USR Emilia Romagna.

Questa è solo una nota a posteriori degli ultimi gravissimi eventi venuti a galla dopo una denuncia del comitato dei genitori dell'IC 5 di Bologna. Una nota breve che contiene solo poche domande per l'ufficio scolastico regionale e per l'ufficio scolastico provinciale di Bologna: 

- Perché le segnalazioni di docenti e sindacati su precedenti problematiche dell'istituto fino a oggi nulla hanno potuto per spingere gli uffici scolastici provinciale e regionale a una qualche forma di tutela della comunità scolastica tutta? 

- Perché ci ritroviamo a maggio 2020 con la proposta della dirigente scolastica dell'IC 5 di inserire 9 alunni con disabilità in due future classi prime?

- Quali sono le diagnosi di questi studenti e quanti di loro hanno la gravità riconosciuta dalla legge 104 per la quale hanno diritto a essere inseriti in classi dove non ci siano altri alunni con disabilità e con massimo 22 alunni?

- Quanti alunni per classe sono previsti per le due classi prime e perché non sono previste più classi prime all'IC 5 di Bologna a fronte dei bisogni del territorio?

- Quale è l'attuale situazione generale dell'IC 5 in cui operano i maestri e le maestre ovvero quanti alunni con disabilità sono inseriti in classi sovraffollate e con più alunni con disabilità o con altri bisogni educativi speciali?

- Cosa pensa di fare l'USP di Bologna per rispondere alle numerose segnalazioni dell'utenza e dei docenti della scuola che attualmente stanno organizzando una petizione per chiedere che la dirigente scolastica venga sostituita?  

Sarebbe bene che le istituzioni si facessero sentire e che risolvessero la situazione, magari disponendo qualcosa di diverso dal mero trasferimento in altro contesto sociale, come è stato fatto in passato dalle scuole Monterumici dove sempre i genitori erano stati costretti a scrivere lettere su lettere contro la dirigente scolastica Falco per far intervenire gli uffici scolastici in sostegno del collegio docenti. 

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