IL CONTRATTO PRIMA DI TUTTO. RESPINGIAMO LE RIFORME BRUNETTA E MADIA
16 OTTOBRE 2015 ASSEMBLEA NAZIONALE A ROMA
Il Governo lascia trapelare che per rinnovare i contratti dei lavoratori pubblici, scaduti alla fine del 2009, potrebbero passare ancora diversi mesi, nonostante la Corte Costituzionale abbia riconosciuto l’illegittimità di un prolungato blocco dei contratti. La motivazione ufficiale è che la Riforma Brunetta prevede innanzitutto la riduzione dei Comparti di contrattazione.
Basterebbe un banale intervento legislativo per superare questo ostacolo. La verità è che per il Governo il contratto del pubblico impiego non è una priorità, ma lo è invece per i lavoratori pubblici che hanno il proprio salario fermo da 6 anni e non possono più aspettare!
USB pretende l’immediato rinnovo dei contratti con adeguati finanziamenti inseriti nella prossima Legge di stabilità. La revisione dei Comparti di contrattazione, con la probabile finalità di livellare in basso le retribuzioni e abbattere le tutele dei lavoratori pubblici, va respinta insieme ai contenuti delle Riforme Brunetta e Madia!
USB ha chiesto al Governo l’avvio immediato della contrattazione e il mantenimento degli attuali Comparti, avendo già consegnato all’Aran nel 2013 la Piattaforma di pubblico impiego per il rinnovo dei contratti ed avviato nei posti di lavoro la costruzione dal basso delle Piattaforme contrattuali di settore attraverso le assemblee degli iscritti.
Questi gli obbiettivi della Piattaforma USB:
•Aumento contrattuale mensile di € 300,00 uguale per tutti;
•Una tantum di € 5.000,00 a parziale recupero del mancato rinnovo dei contratti per il periodo 2010-2014;
•Istituzione della 14^ mensilità;
•Trasformazione del salario di produttività in retribuzione certa e stabile;
•Buono pasto giornaliero per tutti a € 15,00;
•Sblocco del turn over, stabilizzazione dei precari e nuove assunzioni con reinternalizzazione dei servizi affidati all’esterno;
•Tutela della salute e della sicurezza anche con prevenzione sanitaria gratuita e garantita a tutti;
•Istituzione dell’area unica professionale e ripristino degli scatti d’anzianità;
•Riduzione dell’orario di lavoro settimanale a 32 ore e della didattica a 16 ore senza decurtazione della retribuzione;
•30 ore di assemblea per tutti;
•Rafforzamento del contratto collettivo nazionale;
•Referendum sui contratti (collettivi e integrativi);
•Diritto alla contrattazione su tutte le decisioni che riguardano il rapporto di lavoro e l’attività lavorativa;
•Retribuzione piena per tutto il periodo di assenza per malattia.
Invitiamo gli eletti RSU, i Delegati e tutti i Lavoratori del Pubblico Impiego all’Assemblea Nazionale convocata dalla USB P.I. per il 16 ottobre a Roma, in Piazza Vidoni, davanti al Ministero della Funzione Pubblica.
Contro le Riforme Brunetta e Madia, la Buona Scuola, la soppressione delle Province, la continua cancellazione di uffici pubblici, l’istituzione delle Agenzie dell’Ispettorato del Lavoro e dell’Occupazione, l’inserimento dei Beni Culturali tra i servizi pubblici essenziali, il decreto sulle prescrizioni sanitarie inappropriate, torniamo a mobilitarci in massa per rivendicare una politica sociale d’investimento e di crescita nei servizi pubblici.
Riprendiamoci il contratto e i diritti che ci sono stati sottratti.
VENERDÌ 16 OTTOBRE 2015
ASSEMBLEA NAZIONALE INTERA GIORNATA
LAVORATRICI E LAVORATORI DEL PUBBLICO IMPIEGO
ORE 10 PIAZZA VIDONI (CORSO VITTORIO EMANUELE II) – ROMA