Il governo tiene in stallo l'Inps, USB: a rischio quota 100 e reddito di cittadinanza. Il 19 febbraio assemblee di protesta in tutte le sedi
Dal 16 febbraio l’INPS è senza un presidente in carica e sulla nomina del sostituto di Boeri è in atto un braccio di ferro tra Lega e M5S. Ne approfitta chi vuole gettare benzina sul fuoco ipotizzando una proroga dell’incarico a Boeri. USB chiede da subito la nomina di un presidente di provata capacità ed esperienza in grado di rilanciare l'Istituto.
Non era mai accaduto che l’INPS restasse anche solo per un giorno senza vertice politico. Di fronte all’immobilismo del governo o, peggio, a scelte che non dovessero favorire il buon funzionamento dell’INPS, la USB è pronta ad organizzare la protesta col rischio di rallentamenti nella produzione, compresi i recenti provvedimenti del governo. Già domani si terranno assemblee in tutte le sedi.
Non ne facciamo una questione di nomi, riferiscono dalla USB, ma chi governerà l’INPS dovrà garantirne il rilancio con interventi sull’organizzazione e sull’informatica, oltre ad implementare in modo consistente l’organico. Veniamo da quattro anni in cui, al di là delle dichiarazioni ufficiali, l’attività dell’INPS è peggiorata e sono aumentati i tempi d’attesa delle prestazioni. Servono competenza ed esperienza per interventi immediati. La si smetta di litigare per occupare posti di potere e si pensi al bene dei cittadini.
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