Il personale precario del PNRR giustizia interroga governo e parlamento sul proprio futuro e quello del sistema giustizia italiano
USB PI ha convocato un'assemblea generale delle lavoratrici e dei lavoratori precari del PNRR giustizia lunedì 2 dicembre, che si svolgerà in presenza nell'aula magna della Corte di cassazione e, a distanza, con collegamento in videoconferenza da tutta Italia. Abbiamo invitato al confronto esponenti del vertice politico del Ministero, dell'amministrazione e della politica.
Per l'amministrazione interverranno:
- Dott. Gaetano Campo – Capo Dipartimento organizzazione giudiziaria
- Dott.ssa Mariaisabella Gandini – direzione generale personale e formazione
Interverranno gli esponenti politici:
- On. Dario Carotenuto – M5S, commissione lavoro pubblico e privato della Camera dei deputati
- On. Ida Carmina – M5S, commissione bilancio, tesoro e programmazione della Camera dei deputati
- On. Marco Sarracino - PD, vicepresidente commissione lavoro pubblico e privato.
Ancora non confermata è la presenza del viceministro della giustizia, sen. Francesco Paolo Sisto.
I precari del PNRR sono un patrimonio di competenze da valorizzare o un costo da tagliare?
Le 6000 stabilizzazioni attualmente previste, con assunzioni spalmate tra il 2026 e il 2029 interessano solo la metà del personale precario attualmente in servizio: oggi c'è una norma che autorizza le stabilizzazioni ed è previsto uno stanziamento in legge di bilancio 2025, il quale però non è sufficiente per stabilizzare tutti.
La precarietà, che riguarda oggi circa un quarto del totale dei dipendenti del Ministero della giustizia, non solo impedisce alle lavoratrici e ai lavoratori coinvolti di programmare il proprio futuro oltre la data di termine dei contratti (30 giugno 2026), ma di fatto rende precario lo stesso servizio giustizia, la cui amministrazione è cronicamente in sotto organico.
Il 2 dicembre sarà un'occasione di confronto importantissima tra personale, amministrazione e gli esponenti politici che interverranno.