INPS a trazione governativa: su Quota 100 sedi al lavoro anche di sabato (e forse domenica)

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Gli ordini arrivati dal governo devono essere stati chiari: priorità assoluta alle domande di pensione con Quota 100, che potranno essere liquidate in via provvisoria anche senza la certificazione della cessazione dell’attività, mentre le pensioni Fornero possono attendere. Così le sedi INPS si apprestano ad aprire i battenti in modo straordinario di sabato e forse anche di domenica per liquidare il maggior numero di pensioni “governative”.

Con un personale ridotto ai minimi storici, in attesa delle promesse assunzioni che arriveranno non prima dell’estate, i lavoratori dell’INPS sono spinti dai dirigenti a turni straordinari pur di non sfigurare con l’interlocutore politico.

L’Unione Sindacale di Base, che il 19 febbraio scorso ha organizzato una giornata di protesta contro la mancata nomina dei nuovi vertici, di fronte all’impasse del governo rilancia la mobilitazione invitando i lavoratori dell’Istituto a non aderire al lavoro straordinario e diffidando l’amministrazione dal privilegiare una prestazione rispetto all’altra. Chi va in pensione con i requisiti Fornero, 67 anni di età dal 2019, non solo ha dovuto lavorare di più ma ora deve mettersi in coda dietro alle priorità del governo.

Nel frattempo Pasquale Tridico, il candidato dei Cinque Stelle alla presidenza dell’INPS anche se ufficiosamente, già ha incontrato i dirigenti generali e si muove come chi ha il mandato in tasca, programmando per domani anche un incontro con i sindacati.
È tutto regolare questo? Lo ha chiesto ufficialmente USB agli organi di gestione e di controllo con una nota inviata ieri. Per inciso USB non è stata invitata all’incontro pur essendo il secondo sindacato per rappresentatività all’INPS. Il nuovo che avanza sa già di vecchio.

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