La civiltà di un popolo si vede da come cura i propri malati
Ed oggi noi siamo qui, dopo un trentennio di scelte di tagli, privatizzazioni, definanziamenti, frammentazioni, dismissioni, esternalizzazioni e precarizzazione che hanno distrutto la nostra capacità di curare, soccorrere e assistere. Ecco perché, in questi giorni, bisogna lavorare tra le macerie e gli infetti da un virus che ci racconta come il nostro sistema, al di la della retorica degli angeli e degli applausi dai balconi, non funziona.
Ci racconta di un paese che ha deciso di privarsi di tutti gli assets strategici, privatizzando energia, telecomunicazioni e trasporti. Rinunciando ad esercitare pienamente la funzione dello Stato sul territorio.
Ci racconta di una sistema di soccorso che offre un servizio mettendo fortemente a rischio gli operatori, non essendo in grado di rispondere adeguatamente alle sfide del virus.
Le Strutture Sanitarie e i Vigili del Fuoco pagano un prezzo altissimo. Oggi il Coronavirus, ieri il Ponte Morandi e domani chissà quale nuova tragedia metterà a nudo la sofferenza di un sistema svilito dalle esigue economie mal gestite da una casta di dirigenti, inattaccabili negli obiettivi della Spending-Review.
Ma se non proteggiamo chi ci protegge allora dobbiamo riflettere su chi abbiamo deciso che ci governi. I mali non nascono oggi come un virus calato dal cielo; oggi paghiamo il prezzo di quello che non abbiamo fatto ieri. Del disinteresse generale –ma non nostro- quando un governo comprava gli F35, mentre a noi oggi servono dei autorespiratori.
Oggi non siamo civili, perché non possiamo curare i nostri malati. In questi giorni stiamo tutti a casa ed abbiamo confuso un virus per un postino. Rimaniamo con la testa dentro la sabbia sperando, non aprendo la porta, che lui possa cambiare strada. "Che andasse altrove, magari lontano. Ad infettare chissà chi!".
E se poi toccasse a me? Dovrei fare l'eroe? Oppure noi facciamo soccorso?
Un eroe morto non serve ma un soccorritore con la giusta attrezzatura farà la differenza tra un pandemia e un semplice virus. Oggi facciamo soccorso serio e domani da cittadini liberi chiederemo di licenziare per giusta causa questa classe dirigente, politica e bancaria che ci ha fatto diventare incivili ed incapaci di curarci.
Unione Sindacale di Base