LA TRISTE "PARABOLA" DELL'ENTE C.R.I.

Nazionale -

Ormai nessuno può più nascondersi dietro ad un dito o mettere la testa sotto terra; stiamo indiscutibilmente andando incontro ad un piano, preordinato, di privatizzazione della C.R.I.

Il Commissario Rocca, recentemente, si è recato a Ginevra per offrire, su un piatto d’argento, la testa dei lavoratori della C.R.I., siano essi precari, di ruolo o militari.

Il Presidente del Comitato Internazionale della Croce rossa, Jakob Kellenberger, presto sarà a Roma, per discutere con il Governo italiano delle modifiche da apportare allo Statuto C.R.I. al fine di arrivare, quanto prima, allo smantellamento dell’Ente Pubblico in favore di una non meglio precisata nuova entità (Fondazione??).

Questo progetto continua a essere negato dai Vertici nazionali della Croce rossa, ma le voci che si rincorrono e gli atteggiamenti messi in campo dai vari attori che si occupano dell’Ente, fanno protendere, prepotentemente, verso questa soluzione.

Sembrerebbe che a portare a compimento il cambio di natura giuridica dell’Ente, non sarà l’attuale Commissario, il quale tornerà tra le braccia del suo caro amico Sindaco di Roma al fine di uscire con le mani pulite dallo sfacelo a cui verranno sottoposti tutti i Dipendenti della C.R.I.

Al suo posto potrebbe essere nominata la sorella di un suo altro carissimo amico, l’attuale Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, che certamente non si farebbe scrupoli a lasciare per strada circa 3500 famiglie (ammesso che per i Dipendenti di ruolo sia previsto un piano di mobilità).

Fantascienza? Fantapolitica? Film dell’orrore?

Attendiamo, con i fatti, di essere smentiti ufficialmente; ma già sappiamo che negheranno come dei Giuda perché non hanno ne gli attributi, ne la statura politica per affrontare a viso aperto i lavoratori e chi li rappresenta (o chi li dovrebbe rappresentare).

La precedente gestione commissariale presentò, alle parti sociali, un piano di privatizzazione che venne democraticamente discusso e, alla fine, rigettato collegialmente; in quel caso si prese atto della volontà dei lavoratori e l’Amministrazione fece, correttamente, un passo indietro.

Altri soggetti e diversa levatura politica e umana……malgrado tutto.

Di questo progetto, ne siamo sicuri, ne sono al corrente anche le altre OO.SS. che hanno avuto la possibilità di confrontarsi direttamente con questa Amministrazione, attraverso incontri unilaterali che la U.S.B. ha prontamente denunciato e rifiutato sdegnata.

Perché allora questo silenzio? Perché non informare i lavoratori sull’infame destino che li attende? Cosa ha fatto o promesso questa Amministrazione per indurre tutti al silenzio?

 

Nel frattempo cosa succede nel più assoluto silenzio? Si continuano a perdere servizi e convenzioni, si continua a licenziare il personale con la scusa di errori commessi in sede di assunzione, si indaga, vergognosamente, nel passato dei dipendenti per cercare qualche “macchia” che permetta a questi falsi “sceriffi” di trovare la scusa per licenziarli!!

Mai vista una Amministrazione più indegna e ipocrita di quella attuale!!

La loro ipocrisia è direttamente proporzionale ai lauti stipendi che percepiscono.

E mentre continuano a rimpinguare le loro tasche senza fondo, ai lavoratori della C.R.I. cosa succede? Succede che per quest’anno non vedranno il becco di un quattrino di incentivo grazie alla evidente complicità tra l’Amministrazione, Revisori dei Conti, Funzione Pubblica e Ministero dell’Economia e delle Finanze che, dopo tre mesi di supervisione dell’Ipotesi di Contratto Integrativo, bocciano su tutti i fronti il lavoro sviluppato in Commissione Paritetica.

Come se non bastasse, non si fa assolutamente riferimento al destino del compenso incentivante riguardo al personale con contratto a tempo determinato, argomento che, nell’ultima riunione del 15 u.s., sarebbe passato nel dimenticatoio se questa O.S., nel comunicare il ritiro della propria firma apposta con riserva, non ne avesse preteso di discuterne.

La latitanza (il Direttore Generale il 15 era indaffarata in altre faccende), l’incompetenza e l’inconsistenza unita a una forte dose di menefreghismo, fanno di questa Amministrazione l’unica grande colpevole del disastro a cui si stanno portando i lavoratori della C.R.I.!!

Non abbiamo più speranze se non riprendiamo in mano il nostro destino; lasciarlo nelle mani di chi ha sposato la causa di questa Amministrazione vuol dire fare il gioco di chi vuole portare alla Privatizzazione questo Ente!

 

Dobbiamo fare in modo di non avere rimpianti e di aver lottato fino alla fine per il mantenimento del nostro posto di lavoro!

Non raccogliete le parole dei soliti incantatori che, costantemente, vi continuano a dire che è tutto a posto, che tutto si sistemerà, che la C.R.I. non manderà a casa nessuno!!

Siamo sull’orlo del baratro e questi signori, in combutta con questa Amministrazione, hanno tutto l’interesse a spingervi di sotto!!

 

RIALZIAMOCI E RIPRENDIAMO A COMBATTERE UNITI PER I NOSTRI DIRITTI E PER IL NOSTRO POSTO DI LAVORO!!

 

MANDIAMO A CASA CHI VUOLE METTERCI IN MEZZO A UNA STRADA!!  

 

 

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