MILANO, PACIFICA INVASIONE DI MELCHIORRE GIOIA. SOLIDARIETA' ANCHE DAGLI EX COLLEGHI IN PENSIONE

Milano -

RESOCONTO ASSEMBLEA INTERREGIONALE DELL'8 GIUGNO A MILANO.

In allegato le MOZIONI APPROVATE E IL DOCUMENTO DI SOLIDARIETA' DELLA RSU DI LODI

 

Non chiedeteci cifre. Impossibile stimare la partecipazione all’assemblea interregionale di ieri a Milano, presso la Sede provinciale di Melchiorre Gioia. I lavoratori già alle 10 avevano riempito gli spazi del locale della ex mensa, al piano interrato della sede milanese. Ascensori in tilt e gruppi di colleghi dappertutto davano il senso della piena riuscita dell’iniziativa. In diverse centinaia hanno invaso pacificamente la Sede trasformata in Agenzia da una Riorganizzazione cieca e improvvisata. Diverse Sedi e Agenzie dell’area milanese sono rimaste chiuse, tra cui la stessa Melchiorre Gioia, Lodi,  Milano Fiori e Milano Corvetto, svuotate dai lavoratori che hanno aderito all’assemblea. Abbiamo seriamente temuto per la sicurezza ma alla fine tutto è andato bene. Ci scusiamo con quei lavoratori che sono rimasti sacrificati, imbottigliati magari in fondo al corridoio che porta alla sala e con quelli che non hanno trovato fisicamente il pur minimo spazio per seguire i lavori. La loro presenza ha comunque contribuito a dare forza alla mobilitazione.

 

Anche a Milano, come il giorno prima a Venezia, la rabbia dei lavoratori delle aree A e B è stata tangibile ed espressa in numerosi interventi appassionati, nei quali è stata evidenziata la determinazione ad arrivare anche a dure forme di lotta. Accolta con grande affetto la solidarietà portata da un ex collega in pensione, che è intervenuto in assemblea testimoniando i risultati delle mobilitazioni degli scorsi decenni.

 

Non si è parlato solo di mansionismo. Si è toccato il tema fondamentale della difesa della funzione dell’INPS contro il disegno di privatizzazione dei servizi ed espulsione di una massa di utenti dal rapporto diretto con l’Istituto. E’ stato lanciato l’allarme sull’intenzione dei ministeri vigilanti di non riconoscere i passaggi economici interni alle aree concordati con decorrenza 1° gennaio 2010, frutto dell’accordo triennale di programma. Respinta la richiesta di aumento della produttività nel 2011, in assenza del confronto nazionale e della quantificazione delle risorse economiche da riconoscere a titolo d’incentivo. Chiesto in modo compatto il pagamento del premio di produzione 2010 al 100% a tutte le sedi.

Rispetto alle posizioni organizzative, è stata posta la necessità di sgravare il Fondo di ente dagli oneri di tali indennità, evidenziando come l’organizzazione del lavoro deve essere economicamente a carico del bilancio di ente e non delle tasche dei lavoratori. Inoltre è stata sollecitata la revisione dei criteri per l’attribuzione delle posizioni organizzative, al fine di uscire da una logica clientelare e riconoscere trasparenza ed oggettività a tali selezioni.

 

Non è mancato un richiamo alla difesa della dignità dei lavoratori pubblici, offesi ogni giorno dalle dichiarazioni di ministri in libera uscita. Vergognosa quella del ministro Sacconi di pochi giorni fa a Report, su Rai3. Lo stesso ministro che vuole cancellare lo statuto dei lavoratori e sostituirlo con lo statuto dei lavori, avendo a riferimento centrale la produzione e non più il lavoratore.

 

Grande fastidio è stato espresso sull’assenza di rappresentanti dell’INPS  nella trasmissione televisiva “Mi manda Rai3” del 3 giugno, nella quale si parlava d’indebiti su pensione. La sedia che avrebbe dovuto ospitare l’INPS, rimasta inesorabilmente vuota, ha indignato i lavoratori che hanno acclamato in assemblea la decisione di chiedere all’amministrazione l’accertamento delle responsabilità del direttore della comunicazione INPS, Marco Barbieri, arrivando eventualmente alla sua rimozione dall’incarico. La richiesta ufficiale è inviata a parte a tutti i lavoratori insieme ad uno specifico comunicato.

 

L’assemblea ha recepito e fatto proprio il documento della RSU di Lodi, che si invia in allegato, invitando tutte le RSU a prendere posizione su questa complessa vertenza. L’assemblea ha inoltre approvato, con 1 solo voto contrario, le due mozioni conclusive che riprendono, con alcune integrazioni, quelle approvate nell’assemblea di Venezia.

 

L’impegno di tutti è di costruire una grande assemblea nazionale a Roma per la fine di giugno, nella quale decidere insieme una piattaforma da sostenere anche con il ricorso allo sciopero e ad altre forme di protesta.

 

DIFENDIAMO L’INPS, AFFERMIAMO I DIRITTI DEI LAVORATORI.

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