Ministero della Salute, i buoni pasto in lavoro agile devono essere attribuiti e non dirottati su pseudo decentrate

Roma -

L’atto d’indirizzo su smart working, citato dal D.G. del Personale sugli obiettivi, non deve rappresentare una giustificazione per questa emergenza, dove l’unica attività ordinaria riconosciuta è il Lavoro Agile. Ragion per cui, si attribuiscano i buoni pasto ai lavoratori. D’altro canto sono soldi loro, potranno decidere della destinazione d’uso dei loro soldi?

Vi sembra giusto che debbano decidere i dirigenti che non ne sono destinatari, senza neanche chiederlo ai diretti interessati? Comprendiamo che gli obiettivi dei dirigenti siano i risparmi sui lavoratori, ma tutto ha un limite, o sbagliamo?

 

A seguire, la nota USB inviata il 10 aprile al d.g. personale e al ministro Speranza, in risposta alla nota dell’amministrazione dell’8 aprile:

 

Da: USB
Oggetto: R: Comunicazioni su Lavoro agile e buoni pasto e invito per video conferenza del 14 aprile 2020

 

La USB PI chiede di sapere l'argomento della vdc del 14 aprile p.v. ore 11 personale del comparto non dirigente. La USB PI, nel ribadire quanto richiesto in precedenza, chiede :

- di attribuire i Buoni Pasto durante il periodo di Lavoro Agile da COVID-19 tramite il confronto con le OO.SS. in base alla normativa attuale sull'emergenza, prevista anche dalla circolare 2/2020 del Ministro per la P.A.;

- in merito alla decisione unilaterale dell'Amministrazione di destinare i soldi dei Buoni Pasto dei Lavoratori a data da destinarsi - di sicuro non richiesta dai Lavoratori e dalle loro rappresentanze sindacali - di attribuire la somma di € 50.000 ai Buoni Pasto dei lavoratori del comparto per il periodo Lavoro Agile e non, acquistando i Buoni Pasto previsti per il periodo ed annullare la procedura comunicata "in relazione al risparmio per l’erario in termini di acquisto dei buoni pasto, stimato complessivamente (dirigenti e non dirigenti) in circa 100.000 euro mensili, attiverà la procedura di riassegnazione del 50% della somma sul Fondo risorse decentrate del personale non dirigente, ... " .

Meglio pochi ma subito; infatti, non si comprende a quale FRD (ex FUA) ci si riferisca, con quali regole ed infine come si può pensare che possa essere un trattamento di favore per i lavoratori, soprattutto calato in un contesto generale che ancora non ha visto corrispondere i compensi FUA decentrata 2017, FUA 2017 globale ed Art.7 2018, che da quanto da Voi comunicato arriverebbero forse entro la fine del 2020.

Forse i risparmi dei Buoni Pasto dei Lavoratori servono ai dirigenti per il raggiungimento dei loro obiettivi?

Se così non fosse, si consiglia di "risparmiare" solo sui soldi dei Buoni Pasto dei dirigenti, non certo sui soldi dei Buoni Pasto dei Lavoratori che non possono rappresentare sempre il capro espiatorio per ogni stagione, oltre a rappresentare i Buoni Pasto una forma di integrazione al loro reddito, che non può essere paragonabile al reddito del comparto dirigenti.

- di avere un ripensamento in merito alla fruizione obbligata delle ferie 2019 d'ufficio, che molti direttori hanno imposto a tutti i propri collaboratori entro il 30 aprile p.v., sminuendo le attività svolta finora dai dipendenti e senza alcuna comunicazione agli interessati, alle RSU e alle OO.SS.

- di chiudere entro l'anno 2020 le trattative delle ipotesi di accordo relative ad Art.7 2019, FUA 2018 e 2019, per la loro corresponsione nell'anno 2021.

La USB PI riscontra con soddisfazione la risoluzione della fruizione dei giorni ulteriori permessi retribuiti L.104/92 previsti dal D.L. 18/2020 - che ha più volte segnalato al Direttore del Personale - in special modo per un fallito tentativo da parte di qualche Ufficio di negarne il diritto.

 

 

USB PI - Coordinamento Nazionale Ministero SALUTE

 

 

Da: Ufficio Relazioni Sindacali
Inviato: mercoledì 8 aprile 2020 16.36
A: Cgil; Cisl; Uil; FLP; Confsal-UNSA; ugsmedici@gmail.com; USB; Unadis; segreteria@fpcida.it; ASSOMEDSIVEMP; dirstat; Oggetto: Comunicazioni su Lavoro agile e buoni pasto e invito per video conferenza del 14 aprile 2020

Pervengono all’Amministrazione richieste da parte di alcune sigle sindacali in merito all’attribuzione del buono pasto per le giornate di servizio del personale in lavoro agile, anche in considerazione delle indicazioni fornite al riguardo dal Dipartimento della funzione pubblica con circolare n. 2 del 2020, che rimette alle determinazioni dell’Ente, previo confronto con le oo.ss., ogni relativa determinazione.

In materia, questo Ministero si è già dotato di apposito atto di indirizzo che, previo confronto con le organizzazioni sindacali, sentito il CUG e l’Organismo paritetico per l’innovazione, ha chiarito che le prestazioni lavorative rese in smart working, caratterizzate da una attività per obiettivi e risultati e non subordinate a una rilevazione (peraltro improbabile) dell’orario di lavoro, non possono dare luogo a surplus orari (straordinari o accantonamenti per risposi compensativi).

La questione appare ben focalizzata nella nota CISL del 27 marzo u.s., allegata, che ha peraltro portato al ritiro da parte del dirigente della struttura interessata della richiesta contestata.

L’Amministrazione, in relazione al risparmio per l’erario in termini di acquisto dei buoni pasto, stimato complessivamente (dirigenti e non dirigenti) in circa 100.000 euro mensili, attiverà la procedura di riassegnazione del 50% della somma sul Fondo risorse decentrate del personale non dirigente, ai sensi dell’art. 16 del d. l. 6 luglio 2011 n. 98, convertito con modificazioni in legge 15 luglio 2011 n. 111.

Con riferimento infine alla richiesta formulata dalla CGIL il 6 aprile u.s., di aprire le trattative per un accordo che disciplini gli istituti previsti dalle recenti normative emanate in relazione all’emergenza sanitaria Covid-19, si rileva che la materia non può essere fatta rientrare nella contrattazione integrativa e che al riguardo l’Amministrazione ha già fornito le necessarie indicazioni operative, risolvendo altresì la problematica specifica segnalata in merito alla fruizione degli ulteriori permessi retribuiti ex art. 33, comma 3, legge n. 104/92.

In ogni caso, per poter mantenere costantemente attiva la comunicazione con le OO.SS. anche nell’attuale difficile fase, è indetta una riunione in video conferenza per il prossimo martedì, 14 aprile.

Cordiali saluti

 

 

La USB PI organizza ed interviene per i lavoratori del comparto, non della dirigenza.

Esacerbare mai, informare SEMPRE - GRAZIE, INSIEME ce la faremo

Roma, 14 aprile 2020

USB P.I. Ministero Salute

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