Ministero Infrastrutture e Trasporti Covid ferie smart working buoni pasto e apartheid sindacale

Roma -

"Le regole per la riapertura saranno uguali per tutta Italia" afferma oggi sulla stampa l'On. De
Micheli.

Nessuno purtroppo ha potuto far capire direttamente alla Ministra del MIT che, invece, le regole, per la gestione dell'emergenza nel Ministero che attualmente dirige sono state, e sono ancora, molte e molto difformi.


Contrariamente agli altri ministri la responsabile di vertice del MIT ha finora ignorato il confronto con  lavoratorie lavoratrici, limitandosi all'interlocuzione diretta con il video per gli auguri di Pasqua.
Così nel nostro dicastero si è spesso fatta strada l'italica prassi dello scaricabarile e del fai da te richiesto
ai lavoratori. Prassi rischiosa per i lavoratori ed i cittadini visti i delicati compiti svolti dal dicastero.
Nella riunione in videoconferenza in data di ieri con il Capo del Personale dr. Enrico Finocchi la USB MIT ha dovuto infatti evidenziare forti criticità persistenti nei/tra i settori, ancora da superare, soprattutto per gli effetti possibili nelle fasi successive dell'emergenza.  Basti pensare ai settori operativi negli UMC, ai ritardi gravi della prima fase con esposizione al contagio anche nelle zone "focolaio", come nelle fasi successive e nella attuale.

  • Negli Uffici di Motorizzazione Civile si alternano ancora oggi comportamenti "virtuosi" di dirigenti che, con emissione di atti di servizio trasparenti ed articolati cercano di seguire le direttive, a comportamenti francamente "penosi": in molti uffici ancora i lavoratori non sanno se e perchè sono in smart working, oppure se sono in servizio a singhiozzo a chiamata oraria, oppure se sono 'esonerati' senza sentirsi dei criminali. Sono noti casi di dipendenti che vagano per gli uffici presentandosi spontaneamente senza mascherine o DPI, (alcuni dirigenti le ritengono inutili, ma l'isolamento uno per stanza praticamente non esiste, per non parlare del problema dell'itinere dei lavoratori obbligati alla presenza)  altri che scelgono di non stare a casa o che rientrano smarriti da periodi di ferie obbligate.
  • Stessa mancanza di uniformità nei Provveditorati alle OO.PP. (basta verificare gli atti)
  • Tra le direzioni centrali: ce ne sono alcune praticamente deserte da settimane, pur svolgendo tranquillamente il lavoro in remoto con efficenza e stabilità, ed altre dove i direttori individuano, (quando lo fanno), decine di lavoratori e dirigenti in presenza giornaliera, moltiplicando inutilmente, casomai "a turno", il rischio per loro, i loro familiari e tutti gli altri, pur di non perdere gli obiettivi (ricordiamo che  la sede di Porta Pia è stata colpita da casi Covid con  decine di persone messe in quarantena).
  • Ancora oggi sono senza un indirizzo comune i lavoratori civili delle Capitanerie di porto, e rimangono senza chiara definizione le attività in presenza (rischi in zone portuali).
  • Una moltitudine di dirigenti pretende ancora la famigerata richiesta "volontaria motivata e documentata del lavoro agile" o dell'"auto esonero", secondo le più variegate interpretazioni personali.

USB ha chiesto all'Amministrazione:
Una ricognizione urgente di tutti gli atti formali a livello di dirigenti generali e direttori UMC, con
il coinvolgimento di RSU ed RLS reprimendo il vizietto, che è già abitudine, di considerare
la trasparenza come un orpello che "appesantisce" l'azione dirigenziale.

• Una moratoria rispetto alle ferie pregresse 2019 con spostamento almeno al 30 giugno, come già
avviene in altre amministrazioni, respingendo improbabili ed assurdi piani ferie forzati quando non
il tentativo di ricorso obbligato alle ferie 2020, (Direzione generale del personale.) Il recupero
psico-fisico è più che mai un diritto da preservare! Mettiamo al bando ricatti e discriminazioni.
I lavoratori stanno già dando!
• La richiesta della corresponsione dei buoni pasto a tutti i lavoratori a casa, molti dei quali operano
un numero di ore imprecisato sobbarcandosi stress ed oneri economici non indifferenti.
• Una urgente risposta in merito alla sospensione del sistema di valutazione 2020 letteralmente  'scardinato' dall'emergenza Covid19 (vedi sotto raccolta firme e note del CUG). La Ministra continua a tacere sul vergognoso ricatto che costringe i lavoratori a non assentarsi oltre 10 giorni di malattia in un intero anno. (Covid compreso)
• l'urgente avvio di un tavolo permanente con i sindacati per rendere omogenei gli interventi con direttive periodiche dei Capi Dipartimento ai direttori generali ed ai Capi DGT, per governare serenamente le modalità emergenziali nei prossimi mesi nonchè del lavoro agile nel MIT.

Ma alle buone intenzioni della USB la geniale Ministra De Micheli contrappone, per la prima volta nel MIT, ed
oltre al necessario isolamento sociale, anche il tentativo di isolamento sindacale.
Infatti la USB sigla
rappresentativa, inspiegabilmente è stata prima convocata separatamente dalle altre sigle sindacali e poi esclusa dalle riunioni "dove si decide".  Perchè?
In un momento nel quale l'unità di intenti dovrebbe essere la stella cometa, per la tutela dei lavoratori MIT e perchè affrontino l'emergenza al meglio ed a vantaggio del servizio,  la USB denuncia l'ennesimo tentativo di sacrificare la trasparenza e le regole democratiche alle logiche emergenziali. (In allegato la diffida di USB alla  Ministra De MIcheli )

Roma, 22 aprile 2020

Coordinamento Nazionale USB PI MIT
 

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