P.A.: USB, LA "RIFORMA" SI ACCANISCE SU LAVORATORI E SERVIZI PER SALVARE GLI AMICI DELLA BUFALA". DOMANI SCIOPERO GENERALE DEL LAVORO PUBBLICO
“Mentre il Governo continua con gli annunci di nuove e mirabolanti ‘riforme’ da snocciolare una dietro l’altra come le ciliegie, il decreto sulla P.A. si blocca su vino e mozzarelle di bufala, rendendo chiaro a tutti che dietro agli annunci si nascondono da un lato tagli ai servizi e ai diritti dei lavoratori, dall’altro regali alle imprese. Meglio ancora, se a quelle di proprietà degli amici”, attacca Daniela Mencarelli, dell’Esecutivo Nazionale USB Pubblico Impiego. “Persino Napolitano, tra i più fedeli servitori dell’Unione Europea e promotori di questo Governo, non è riuscito a firmare un decreto omnibus sfacciatamente portatore di interessi di parte”.
“Il Governo va in confusione – prosegue Mencarelli - ma non sull’attacco ai lavoratori e alle lavoratrici. Demansionamenti, mobilità obbligatoria, tagli ai servizi, licenziamento dei precari, blocco fino al 2020 del contratto economico, attacco alla democrazia sindacale nei luoghi di lavoro, rimangono nella ‘riforma’ Renzi e non servono certo per una P.A. al servizio dei cittadini, ma a garantire mano libera e profitti alle imprese, attraverso l’eliminazione dei controlli, spacciata per semplificazione, e sgravi fiscali e crediti di imposta”.
“Dietro a tutto questo, la lunga mano del vero manovratore - aggiunge la dirigente USB P.I. - quell’FMI che, mentre finge di bacchettare l’Italia per l’alta disoccupazione, invoca una maggiore flessibilità dei contratti collettivi nazionali, le gabbie salariali e un ulteriore attacco alle pensioni.
“Ma c’è chi dice no – evidenzia Mencarelli - domani i dipendenti pubblici e le lavoratrici e i lavoratori delle società che operano nei servizi pubblici porteranno in piazza, in tutti i capoluoghi di regione, la loro protesta e sciopereranno per rivendicare servizi migliori, valorizzazione di tutto il lavoro pubblico, rinnovo dei contratti, stabilizzazione dei precari, reinternalizzazioni e garanzia del lavoro e del salario per tutti e tutte”, conclude la sindacalista.