Palestina: non possiamo restare a guardare. 20 giugno sciopero generale, 21 giugno manifestazione nazionale
Il governo Meloni continua a girarsi dall’altra parte di fronte ad un genocidio conclamato ed ormai sfacciatamente rivendicato dal governo Netanyahu. Le richieste di cessate il fuoco, dietro le quali si trincera il ministro Tajani, sono così flebili che non riescono a nascondere la sostanziale complicità del governo italiano con il terrorismo dello Stato di Israele. L’interruzione delle relazioni diplomatiche e commerciali con Israele è sempre più una richiesta che sta crescendo in tutto il mondo contro la violenza folle di un governo ormai in mano ad un gruppo di fanatici estremisti.
Il disprezzo dimostrato verso la comunità internazionale, il mancato rispetto di decine di risoluzioni delle Nazioni Unite, la dichiarata volontà di occupare Gaza e zone sempre più ampie della Cisgiordania, una aggressività fuori controllo che può produrre una escalation dagli esiti imprevedibili, con il coinvolgimento di un numero sempre più ampio di paesi, sono fattori più che sufficienti per costruire attorno ad Israele un sistema di sanzioni che gli impongano di fermarsi.
Non possiamo restare a guardare. Lo sciopero generale che l’USB ha proclamato per il 20 giugno è un’occasione per protestare contro la complicità del governo Meloni. Non è il primo che l’USB proclama ma non possiamo accontentarci di quello che abbiamo fatto. E dobbiamo insistere ed allargare la protesta.
Il giorno dopo il 21 giugno ci sarà una grande manifestazione a Roma che partirà da Piazza Vittorio alle ore 14.00. Sarà una nuova occasione per manifestare la nostra indisponibilità a renderci complici del massacro del popolo palestinese e a reclamare l’interruzione delle relazioni con Israele.
Unione Sindacale di Base