PROTESTA DI MASSA DAVANTI AL MINISTERO DEL LAVORO LA SEDE DI VIA VENETO ASSEDIATA DA 300 ISPETTORI DI VIGILANZA
Almeno 300 ispettori di vigilanza dell’INPS e dell’INAIL hanno protestato lo scorso venerdì 20 febbraio contro la costituzione dell’Agenzia unica della vigilanza, partecipando al presidio organizzato dalla USB. Rivendicando il valore professionale e sociale della propria funzione, hanno evidenziato come la proposta del governo rappresenti la fine dell’autonomia degli enti e un controllo stringente della politica sull’attività di vigilanza, da cui potrebbe derivare un peggioramento delle tutele nel mondo del lavoro
.La delegazione della USB, composta da un rappresentante nazionale della Confederazione e da ispettori dei diversi territori, ha incontrato il Segretario generale Paolo Pennesi e il Direttore generale dell’Attività ispettiva Danilo Papa. Nell’incontro, durato più di due ore e mezza, sono state ampiamente illustrate le incongruenze della bozza di decreto e le ricadute negative sui lavoratori coinvolti nella costituenda Agenzia e sui cittadini, imprese e lavoratori, che subiranno disagi dalle scelte organizzative che emergono dal provvedimento. Pennesi e Papa, replicando alla delegazione della USB, hanno ribadito la scelta della costituzione dell’Agenzia e l’obiettivo di istituire il ruolo unico dell’ispettore di vigilanza dello Stato, unificando nell’Agenzia anche i compiti e il personale delle ASL che oggi si occupa a livello regionale della tutela della salute e della sicurezza nei posti di lavoro. I due dirigenti del Ministero hanno chiesto di inviare suggerimenti e annotazioni che tuttavia non debbono mettere in discussione la costituzione dell’Agenzia, scelta dalla quale il Governo non intende tornare indietro.
Alla delegazione sindacale che faceva notare come le Amministrazioni di INPS e INAIL avessero formalmente avanzato riflessioni e proposte in tal senso, il Segretario generale del Ministero replicava affermando che i due enti sono vigilati dal Ministero, il quale è tenuto ad ascoltare il loro parere ma alla fine le decisioni sono assunte dalla parte politica. Le amministrazioni pubbliche, in particolare gli enti previdenziali, dovranno mettere a disposizione dell’Agenzia gli immobili necessari al funzionamento delle 18 sedi previste a copertura dell’intero territorio nazionale. Nelle sedi dell’Agenzia, a detta degli interlocutori, opererà sicuramente il personale amministrativo del Ministero del Lavoro, mentre gli ispettori di vigilanza saranno dislocati in uffici territoriali, a livello provinciale, messi gratuitamente a disposizione da INPS e INAIL.
Dalla chiusura delle 85 sedi territoriali del Ministero del Lavoro si conta di risparmiare 25 milioni che, sempre secondo gli interlocutori del Ministero, potrebbero essere in gran parte reinvestiti nell’Agenzia, anche per finanziare la retribuzione accessoria del personale. Nei successivi decreti di attuazione della Legge delega sarà affrontata la parte economica e Pennesi ha assicurato il preventivo coinvolgimento dei sindacati su tali materie, annunciando che si cercherà di fare il possibile per assicurare gli attuali livelli retributivi, precisando tuttavia che tale materia deve passare al vaglio del Ministero dell’Economia. Infine, il Segretario generale del Ministero del Lavoro ha affermato che, una volta pubblicato il decreto, gli ispettori di vigilanza non potranno più rifiutarsi di passare all’Agenzia unica della vigilanza.
La delegazione della USB ha contestato le affermazioni di Pennesi e Papa considerando deludente l’esito dell’incontro e annunciando ulteriori iniziative di protesta. Quando alle 14.40 la delegazione è scesa in strada c’erano ancora moltissimi ispettori di vigilanza in presidio in attesa di notizie. I lavoratori hanno chiesto iniziative sindacali forti, accogliendo con rabbia i contenuti delle dichiarazioni degli esponenti del Ministero del Lavoro. USB questa mattina avvierà il tentativo di conciliazione per la dichiarazione di due ore di sciopero degli ispettori di vigilanza di INPS e INAIL.
Il 28 febbraio a Milano si svolgerà una MANIFESTAZIONE NAZIONALE CONTRO IL JOBS ACT, di cui l’Agenzia unica della vigilanza è parte integrante. Un importante e visibile presenza degli ispettori di vigilanza al corteo di Milano può rappresentare una forte risposta alle intenzioni del Governo. Gli ispettori di vigilanza presenti in piazza lo scorso venerdì hanno anche deciso di protestare consegnando alla propria amministrazione la richiesta di non transitare nei ruoli dell’Agenzia e la disponibilità a cambiare profilo dalla vigilanza ad amministrativi. In allegato inviamo una proposta di fac-simile da utilizzare per l’iniziativa.
Invitiamo i lavoratori a tenere alta la mobilitazione con assemblee territoriali e iniziative esterne, che spieghino ai cittadini le possibili conseguenze della costituzione dell’Agenzia unica della vigilanza.
USB Pubblico Impiego