Pubblico Impiego. Se questi sono sindacati: a chi si iscrive offerte assicurazioni come ad un ballo in maschera con ricchi premi e cotillons
In questi giorni alcune sigle sindacali stanno diffondendo comunicati con cui offrono, a chi si iscrive, fantastiche assicurazioni sanitarie. Come se i lavoratori fossero invitati, come accadeva una volta, ad un ballo in maschera dove per invogliare alla partecipazione si assicuravano, appunto, ricchi premi e cotillons.
E’ l’ultima novità in termini di offerte per accaparrarsi qualche iscritto. Difatti, negli ultimi anni, tutte le organizzazioni sindacali hanno iniziato ad offrire di tutto e di più: dalle convenzioni con i supermercati alle consulenze gratuite fino ad arrivare alle assicurazioni sanitarie.
D’altronde non ci sorprendono tutti questi “regali” visto che tra circa un anno ci saranno le elezioni RSU e si andrà alla conta degli iscritti per verificare la rappresentatività sindacale.
Piuttosto ci chiediamo:
Come può essere considerato credibile un sindacato che da anni non muove un dito a difesa della Sanità Pubblica e di chi ci lavora – Infermieri/impiegati – che le politiche governative stanno smantellando a colpi di tagli strutturali?
Come possono essere questi sindacati considerati forze sociali dalla parte di chi lavora o è precario, di chi è pensionato, di chi un lavoro non ce l’ha?
Come si può avere ancora fiducia di chi in questi anni ha avallato la progressiva perdita dei diritti del mondo del lavoro e non ha fatto nulla per contrastare l’impoverimento diffuso – vedi blocco dei contratti per 10 anni e miseri rinnovi.
Dove vanno a prendere i soldi per pagare un’assicurazione sanitaria che avrà sicuramente un costo superiore alla quota d’iscrizione?
Stiamo veramente assistendo allo stravolgimento di quello che dovrebbe essere il ruolo del sindacato.
Un sindacato che dovrebbe tutelare gli interessi e i diritti di chi lavora, di chi ha lavorato una vita e di chi un lavoro non ce l’ha.
Proprio chi dovrebbe lottare per garantire il diritto alla salute per tutti fa esattamente l’opposto. Ci porta verso la sanità privata, agevolando con le convenzioni il progetto di privatizzazione.
Così come hanno fatto con le pensioni, consentendo di ridurne l’importo e di allungare l’età pensionabile, cercando poi di convincerci a dover rinunciare alla liquidazione per integrare quello che ci hanno tolto e ottenere in cambio di tutto la gestione dei fondi pensione integrativi.
Noi ci ostiniamo a continuare a praticare il sindacato vero. Il sindacato di Di Vittorio che nel dopoguerra conquistò la previdenza per tutti, diritti, salari dignitosi, i contratti collettivi nazionali etc.
Quei diritti e conquiste che oggi ci stanno togliendo grazie a chi promette ricchi premi e cotillons (convenzioni, sconti e quant’altro). Quegli stessi che invitando i lavoratori al prossimo ballo in maschera sanno perfettamente che, al prossimo giro di pista, gli aventi diritto al rinfresco finale saranno solo loro.
Roma, 31/1/2024
USB PI MINISTERI