QUANTI NEURONI HANNO ANCORA I PRECARI DEL PUBBLICO IMPIEGO?

Roma -

Anche se ridotti dopo anni di precariato, i neuroni "girano" ancora e sanno far di conto…

Il ministro Nicolais a Cernobbio ha dichiarato che l’ipotesi di soluzione per i precari del Pubblico Impiego riguarda solo 150.000 lavoratori, solo per quelli che hanno passato un concorso pubblico, spalmati in quattro anni, e nemmeno rende noto quante siano le assunzioni previste nel 2007.
"Dopo aver fatto grandi proclami contro la precarietà in campagna elettorale, il Governo adesso fa solo grandi retromarce e "bara" sui numeri - dichiara Carmela Bonvino del Settore Precari RdB/CUB. "Apprendiamo che il Ministro conta solo 240 mila precari in tutto il pubblico impiego. Ma omette di contare quelli che hanno contratti di collaborazione coordinata e continuativa (che sono oltre 100.000, grazie al cosiddetto "pacchetto Treu") ed anche tutti quei precari che operano per conto di aziende e cooperative che hanno in appalto interi settori di servizi pubblici esternalizzati".
"Il Ministro "bara" anche sulla Costituzione - prosegue l’esponente delle RdB - che prevede esplicitamente, nello stesso art. 97, la possibilità di derogare alla regola del pubblico concorso per motivate ragioni: quale ragione può essere più motivata di quella della regolarizzazione dei contratti atipici stipulati in questi anni di blocco del turn over per coprire reali esigenze di servizio e carenze di organico? O più motivata della regolarizzazione di LSU/LPU, cantieristi ed ex-articolisti che da oltre 10 anni lavorano a nero per lo Stato?".
"A questo punto lo sciopero di tutti i precari del P.I. indetto dalle RdB/CUB per il 6 ottobre con manifestazione a Roma darà un segnale forte a chi tenta di cambiare le carte in tavola e spacciare il fumo per arrosto, e sosterrà il disegno di legge elaborato dalle RdB-CUB per la stabilizzazione di tutti i precari del Pubblico Impiego, senza distinzioni tra quelli di serie A, serie B, o senza serie", conclude Carmela Bonvino.


 4 settembre 2006 - Apcom

P.I./RDB-CUB: L'OBIETTIVO DEL MINISTRO E' SMANTELLARE P.A.
Palmieri: "da Nicolais solo tavoli segreti con Cgil,Cisl, Uil"

Roma - Tavoli "segreti" con Cgil Cisl e Uil e "una nuova stagione di concertazione con l'obiettivo di smantellare definitivamente la pubblica amministrazione" sono queste le accuse che Paola Calmieri, del coordinamento nazionale delle rappresentazioni sindacali di Base aderenti al Cub, muove al ministro della Funzione pubblica, Lugi Nicolais. "Il ministro - spiega Palmieri - prima ha ipotizzato la cancellazione di 400 mila posti di lavoro nel pubblico impiego; poi ha richiesto il blocco dei contratti integrativi e l'allungamento della vigenza contrattuale a tre anni con la conseguente moratoria dei rinnovi contrattuali da fare; ha continuato dando i numeri sulle ipotetiche assunzioni dei lavoratori precari della pubblica amministrazione, proponendo la stabilizzazione in 4 anni solo per alcuni e oggi, dalle pagine dei principali quotidiani, si esercita in fantomatiche e assurde soluzioni attraverso il lavoro part-time". Ironicamente la rappresentante sindacale invita poi il ministro alla manifestazione nazionale dei precari della pubblica amministrazione che si terrà a roma il 6 ottobre, per poi concludere dichiarando che "l'unico fatto concreto realizzato fino ad ora dal Ministro è stato quello di dimostrare una totale discrezionalità nelle relazioni sindacali tentando così di trovare soluzioni solo con quei sindacati di comodo disposti a condividere le scelte derivanti da un Finanziaria lacrime e sangue".

P.I./RDB-DISOCCUPATI: DAL GOVERNO RETROMARCE E NUMERI FALSATI
Il 6 ottobre manifestazione a sostegno dei precari del pubblico impiego

Roma - "Dopo aver fatto grandi proclami contro la precarietà in campagna elettorale, il Governo adesso fa solo grandi retromarce e bara sui numeri", con queste parole Carmela Bovino, responsabile del settore precariato delle rappresentazioni sindacali di Base aderenti al Cub, ha commentato le dichiarazioni del ministro della Funzione pubblica, Lugi Nicolais, al convegno di Cernobbio. "Apprendiamo che il Ministro - spiega Bovino - conta solo 240 mila precari in tutto il pubblico impiego. Ma omette di contare quelli che hanno contratti di collaborazione coordinata e continuativa ed anche tutti quei precari che operano per conto di aziende e cooperative che hanno in appalto interi settori di servizi pubblici esternalizzati". Il ministro, secondo la l'esponente delle RdB, "bara anche sulla Costituzione che prevede esplicitamente, nello stesso art. 97, la possibilità di derogare alla regola del pubblico concorso per motivate ragioni: quale ragione può essere più motivata di quella della regolarizzazione dei contratti atipici stipulati in questi anni di blocco del turn over per coprire reali esigenze di servizio e carenze di organico?". Proprio contro la politica del Governo, e a sostegno del disegno di legge elaborato dalle RdB-CUB per la stabilizzazione dei precari del Pubblico Impiego, le rappresentanze sindacali di base manifesteranno a Roma in prossimo 6 ottobre.


4 settembre 2006 - Adnkronos

P.I.: RDB-CUB, CONFERMATO SCIOPERO PRECARI IL 6 OTTOBRE

Roma - Le rappresentanze sindacali di Base della Federazione del pubblcio impiego, servizi, industria e settore privato confermano lo sciopero e la manifestazione nazionale a Roma dei lavoratori precari indetti il 6 ottobre. L'iniziativa, secondo quanto viene spiegato in un comunicato, ''intende spingere il Governo e la Maggioranza a promuovere interventi legislativi per abolire sia il Pacchetto Treu che la legge 30 e avviare, in tempi stretti, una sanatoria programmata e generalizzata del precariato del P.I., attraverso la trasformazione a tempo indeterminato dei contratti precari e la reinternalizzazione dei servizi appaltati''. Secondo le RdB/Cub inoltre, le dichiarazioni rilasciate dal ministro Nicolais ''danno il senso di come il Governo non abbia reali intenzioni di risolvere il problema del precariato nel pubblico impiego - speiga una nota del sindacato - Infatti dire che va eliminato il blocco del turn-over e' dire una 'banalita'' che non fa giustizia all'intelligenza dei Lavoratori precari e, soprattutto, non risolve e esaurisce il problema''. ''Serve, invece, un immediato intervento normativo che consenta l'adeguamento delle dotazioni organiche, bloccate da anni, ai reali fabbisogni di servizio e al numero attuale di precari nelle pubbliche amministrazioni riconoscendo a questi lavoratori il diritto maturato in anni di precariato a vedere convertiti a tempo indeterminato il proprio rapporto di lavoro e, come nel caso di lsu e cantieristi, ad uscire dall'attuale condizione di lavoro nero''- dichiara Carmela Bonvino, responsabile nazionale del settore precari delle RdB/CUB.


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