RIORGANIZZAZIONE DELL'AREA INFORMATICA

Nazionale -

Comunicato n. 01/11 (2/2)

 

Nel pieno delle feste natalizie è stata presentata la proposta di nuovo assetto organizzativo dell’Area informatica. Insieme a CGIL e CISAL abbiamo chiesto la concertazione, come prevede il contratto nazionale di lavoro e, nei due incontri di approfondimento che ci sono stati a gennaio, abbiamo formulato alcune osservazioni.

Cominciamo con l’affermare che, a differenza delle proposte dell’amministrazione di qualche anno fa, nelle quali il personale informatico della periferia era considerato obsoleto, da rottamare nel profilo amministrativo, l’attuale proposta mantiene tutto il personale nell’Area informatica, partendo dal riconoscimento delle professionalità acquisite nel tempo.

Tuttavia abbiamo evidenziato alcune criticità di cui abbiamo fatto partecipi i componenti del tavolo sindacale:

-      RESPONSABILE DI PROGETTO INFORMATICO – La proposta prevede che tale figura sia collocata esclusivamente in DCSIT. Abbiamo proposto ed ottenuto che il testo sia emendato con la previsione di assegnare progetti anche al personale presente sul territorio;

-      RESPONSABILE DI GRUPPO DI ASSISTENZA INTERNA ED ESTERNA – La  proposta prevede la possibilità di individuare un solo Responsabile per ciascuna regione. Abbiamo posto la necessità di individuare un responsabile anche per le aree metropolitane e la delegazione si è impegnata a modificare in tal senso il testo;

-      ASSISTENZA ALL’UTENZA INTERNA ED ESTERNA – La proposta prevede una serie di attività da svolgere sul territorio, sia nelle sedi istituzionali sia presso soggetti esterni. Su quest’ultimo aspetto abbiamo sottolineato in primo luogo un dato politico: ci sembra che l’INPS di Mastrapasqua voglia sempre di più aprirsi a consulenti del lavoro, patronati, caf, delegando a tali soggetti adempimenti e servizi che oggi sono svolti presso gli sportelli dell’Istituto. Questa tendenza non ci convince e ne abbiamo parlato anche sul nostro periodico “Eppure soffia”, inviato ieri a tutti i lavoratori. Un aspetto, invece, più marcatamente sindacale riguarda lo svolgimento stesso di tali attività. Come saranno remunerate? Perché l’amministrazione non ha voluto inserire il personale informatico tra i possibili destinatari dell’autorizzazione all’uso del mezzo proprio? Come sarà possibile per quei colleghi rispondere con sollecitudine alle chiamate d’intervento? Sono interrogativi a cui non sono arrivate risposte positive.

Non vorremmo che si voglia far ricadere ancora una volta sul Fondo di ente, il salvadanaio di tutti, l’onere di remunerare in qualche modo quest’ulteriore esigenza organizzativa dell’amministrazione.

Altro problema che abbiamo posto e sul quale abbiamo chiesto la modifica della proposta dell’amministrazione, riguarda gli addetti allo sviluppo del software, attività che il testo della controparte accentra presso la DCSIT. Se non si intende trasferire a Roma, in DCSIT, tutto il personale che sul territorio si occupa di sviluppo, allora il testo va riscritto in modo chiaro ed inequivocabile.

Infine, una considerazione generale sulle esternalizzazioni. Abbiamo chiesto che l’attuale confronto sull’area informatica sia l’occasione anche per fare il punto sul peso delle esternalizzazioni in tale campo, sul numero delle ditte interessate, sui costi e sulle prospettive future. Argomenti sui quali, al momento, le bocche si mantengono, come sempre, ben saldamente serrate. Senza un’ampia e franca discussione su questi argomenti, ci sembra che il nuovo assetto organizzativo dell’Area informatica dell’INPS nasca monco di una parte importante che riguarda il futuro. Non ci basta avere ancora una volta rassicurazioni sul mantenimento del governo dell’informatica all’interno dell’ente, quando la realtà ci descrive una ben diversa situazione.

Nei prossimi giorni ci sarà un nuovo e, forse, decisivo incontro.

 

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