Roma, i precari della Croce Rossa bloccano via Veneto

Roma -

Tradito l'impegno per la stabilizzazione

Erano venuti a Roma da tutta Italia per partecipare all'assemblea convocata presso il comitato centrale della Croce Rossa di via Toscana quando, all'improvviso, hanno deciso di scendere direttamente in strada a protestare, bloccando per alcune ore il traffico all'altezza di via Veneto, nel centro della Capitale.

Autori del clamoroso gesto, oltre 200 operatori precari della Croce Rossa italiana (Cri) i quali, stufi di tante promesse non mantenute, hanno dato vita a un sit in improvvisato "armati" di striscioni, cartelli e fischietti.

Sul banco degli imputati c'è il governo, accusato di volersi rimangiare gli impegni presi con la Finanziaria dello scorso anno per la stabilizzazione di 2.300 precari della Cri, soprattutto civili ma anche militari.

«Un numero - sottolinea Massimiliano Gesmini, coordinatore nazionale Rdb della Cri - che supera di gran lunga quello dei lavoratori di ruolo, circa 1.600».

Nel corso del sit in i manifestanti hanno srotolato alcuni striscioni con scritte contro la precarietà e per la stabilizzazione dei contratti, come "2.000 dipendenti vendonsi", "Sulle strade al servizio di tutti ma... il nostro futuro è per la strada". La vertenza è sostenuta da tutti i sindacati.

A un certo punto si era anche parlato della possibile privatizzazione dell'Ente, voce poi smentita.

Rdb «in considerazione dell'importanza del ruolo che Cri svolge in un settore così delicato come quello sanitario, ritiene che i lavoratori precari debbano essere la principale risorsa sulla quale investire per una Cri ente pubblico».

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