Sciopero ferrovie: alta adesione, bocciata la firma sul contratto

Nazionale -

Un’altissima adesione allo sciopero delle attività ferroviarie: questa la risposta di lavoratrici e lavoratori alla firma, arrivata con un’improvvisa accelerazione, dell’ipotesi di rinnovo del CCNL Attività Ferroviarie, scaduto il 31 dicembre 2023.

Si è trattato di una sonora bocciatura ad un contratto che non riesce a tenere il passo con il tasso di inflazione maturato in questi anni e che, soprattutto, aumenta la flessibilità oraria, costringendo i lavoratori ad una quotidianità completamente sottomessa agli interessi dell’azienda.

Nonostante le numerose agitazioni di quest’ultimo anno, che hanno dimostrato la completa contrarietà della categoria a questa ipotesi di contratto, le sigle firmatarie sono volute andare avanti lo stesso, senza voler ascoltare i lavoratori. Se non ci fossero state le forti mobilitazioni di questi mesi, questo è certo, il contratto firmato sarebbe stato ancora peggiore.

Ora è indispensabile che si arrivi ad un referendum tra i lavoratori. Nelle ferrovie stiamo già vivendo da tempo la vergogna di RSU non rinnovate da più di 6 anni (e lo stesso vale per gli RLS in un settore martoriato da incidenti gravi e gravissimi) e da una totale assenza delle minime condizioni di democrazia sindacale. Senza il consenso dei lavoratori questo contratto non vale niente.

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