300 euro di aumento, stabilizzazioni, un milione di assunzioni e reinternazionalizzazioni: il PI verso lo sciopero generale del 26 maggio
Il coordinamento nazionale di Pubblico Impiego USB, riunitosi il 2 maggio, ha analizzato in maniera approfondita l'attuale fase politica alla luce dei recenti provvedimenti del governo (abolizione rdc, taglio del cuneo fiscale e liberalizzazione dei contratti) annunciati provocatoriamente durante la giornata del 1 maggio.
In questo contesto, lo sciopero generale indetto per il 26 maggio é la risposta necessaria che un'organizzazione sindacalecome la nostra deve mettere in campo per rimettere al centro quei temi, a partire dal salario e dal reddito, elusi dal governo.
In quella giornata, la presenza del P.I.nelle manifestazioni territoriali dovrà caratterizzarsi attraverso il coinvolgimento dei posti di lavoro e una piattaforma che affronti i veri nodi irrisolti della PA: 300 euro netti di aumento mensili, stabilizzazione dei precari, 1 milione di assunzioni stabili e le reinternazionalizzazione dei servizi.
Questi temi che dovranno caratterizzare il PI nello sciopero del 26 dovranno esser anche al centro del nostro controforum della PA, previsto per il 16 maggio.
In relazione a quella vetrina, che si svolgerà alla presenza del ministro, il coordinamento rilancia la necessita di una giornata di mobilitazione che assuma valenza e significato centrale per far sentire la voce di chi ogni giorno é nei posti di lavoro ed eroga quei servizi previsti e garantiti dalla costituzione
Una giornata in cui l'iniziativa dovrà rappresentare quei contenuti necessari per costruire una PA davvero attrattiva, al di la della stucchevole propaganda del ministro.
Insomma, non semplicemente una tappa di avvicinamento al 26 maggio ma una giornata durante la quale coinvolgere i precari, i comitati degli idonei e tutte quelle realta con le quali gia da tempo abbiamo avviato un lavoro e un confronto costante.
Il cooord naz dà quindi mandato alle strutture territoriali di garantire la massima visibilita nei posti di lavoro alla giornata del 16 maggio e di caratterizzare nei territori la nostra partecipazione allo sciopero generale del 26 maggio.