Sciopero generale del 25 marzo, il comunicato di USB P.I. Ricerca

Roma -

USB PI Ricerca si riconosce pienamente nelle ragioni dello sciopero proclamato da USB Confederazione nella giornata di sabato 21 marzo. È evidente che il mantenimento di tutte le attività produttive contrasti con le corrette misure di contenimento imposte  ai cittadini. In questo modo si depotenziano le misure adottate e si dilatano i tempi di uscita dall'epidemia, con conseguente aumento del numero dei contagiati e delle vittime. Di fatto il Governo ha scelto di sacrificare la salute e la vita delle persone per tutelare il profitto dei padroni. Una scelta inaccettabile in assoluto, ma ancora di più per noi, lavoratori della Ricerca, impegnati da sempre per il benessere della comunità.

Il DPCM firmato ieri sera, non risponde a quello che la situazione dell'epidemia richiede. Non vengono neanche chiusi gli uffici pubblici non essenziali, tanto meno gli enti di ricerca non impegnati nel contrasto all'epidemia, continuando così a far circolare milioni di persone e creando situazioni di contatti a rischio.

Consapevoli della gravità della scelta di uno sciopero generale nella situazione attuale, la riteniamo una necessità improrogabile, coerenti con la nostra mission di lavoratori al servizio della committenza sociale. Pertanto aderiamo allo sciopero di 24 ore.

Esprimiamo infine la massima solidarietà ai lavoratori della sanità costretti a lavorare in condizioni infernali a causa dello stato in cui è stata ridotta la sanità pubblica da anni di tagli ai bilanci e agli organici.

USB P.I. Ricerca

 

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