Sicilia - Territorio, un nuovo modo di fare sindacato

Catania -

USB sbarca a Catania e lo fa in grande stile, realizzando un incontro con i lavoratori che più che un assemblea ha assunto la veste di un convegno in cui con l’ausilio di materiale informatico si è cercato di analizzare e spiegare, in modo semplice, come nella produttività del 2008 e quella che tra poco sarà pagata del 2009 sono stati tolti ad ogni lavoratore catanese 1.477 euro.

 

La conseguenza degli accordi sottoscritti a Roma da tutti i sindacati, escluso USB (ex RdB), ha permesso questa ingiustizia che i lavoratori catanesi non meritano. Nel 2008 dopo aver raggiunto e superato l’obiettivo assegnato (114,15%) e abbondantemente superata la Carta della qualità (con il 106,66%) i lavoratori sono stati posizionati al 101 posto (su un totale di 122 uffici). Si! Sono stati posizionati a regola d’arte perché i conteggi di come premiare la produttività sono sempre fatti a lavori terminati e la scelta dei parametri avviene sempre dopo e non, come sarebbe opportuno, prima.

 

L’incontro è partito da un quadro più generale, analizzando gli sprechi avvenuti nel nostro paese che hanno dimostrato quanto fosse inadeguata la manovra economica che taglia a noi lavoratori dipendenti pubblici, e solo a noi, la bellezza di 10 miliardi di euro.

 

Blocchi degli stipendi almeno sino a tutto il 2013, aumento dell’età pensionabile e finanziamenti a Banche e finanzieri ed il tutto sempre con l’appoggio od il silenzio dei sindacati concertativi. Quando la smetteranno i lavoratori di dare una delega in bianco in mano ai sindacati che la utilizzano per vantaggi personali? Quando i lavoratori diranno basta e faranno qualcosa per cambiare lo stato di angherie che li opprime?

 

Anche la legge Brunetta che racchiude nel suo interno non soltanto l’odiosa distribuzione degli incentivi agli amici degli amici ma anche la cancellazione di diritti dei lavoratori, da quello della difesa dalle sanzioni disciplinari a quello del licenziamento per scarso rendimento per non parlare dei maggiori poteri dati ai dirigenti, ha visto una ferma opposizione esclusivamente del sindacalismo di Base.

 

A Catania c’è stata l’opportunità di confrontarsi con chi ha voglia di cambiare le cose e ci sta riuscendo, così come dimostrato nel 2010 con le progressioni economiche, lanciate il 20 gennaio 2010 e arrivate ad un primo importante accordo nel dicembre 2010 che vedrà progredire il 70% del personale. Ma occorre che tutti ed ognuno facciano la propria parte perché c’è sempre la funzione pubblica in agguato pronta a mettere il naso e a rompere le uova nel paniere. Anche per questo occorre dar forza allo strumento del referendum e votare e sostenere queste progressioni economiche. Puoi farlo semplicemente collegandoti al nostro sito www.agenziefiscali.it.

 

Un’altra grande opportunità è data dallo sciopero generale dell’11 marzo e dalla manifestazione che si terrà a Roma. Forse è arrivato il momento di dire basta e di sbloccare questa situazione. Forse è arrivato il momento di cambiare.

 

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