SI.PRE. partecipa allo Sciopero del 19/6
Riportiamo il comunicato
“A MILANO, QUANDO C'È LA NEBBIA NON SI VEDE”
A Roma, quando il CdM approva un decreto legge e un ddl non si vede.
La “nuova” classe politica surclassa quella precedente: ogni tanto i provvedimenti approvati in Consiglio dei Ministri venivano sottoposti ad un rapido “drafting” normativo prima di vedere la luce.
Ora sembra che stiano subendo dei veri e propri interventi di chirurgia plastica ricostruttiva tanto da far sospettare che il testo si stia ancora scrivendo.
Vogliamo dire che, nel caso, non sia proprio istituzionalmente corretto un simile comportamento? In particolare per quanto concerne i decreti legge che, per definizione, interesserebbero “casi straordinari di necessità e d’urgenza”?
Che ne pensa il “Colle”? Che fine ha fatto il decreto legge approvato in Consiglio dei Ministri lo scorso 13 giugno (ad oggi sono trascorsi 5 giorni)?
SCIOPERO DEL 19 GIUGNO DEL PUBBLICO IMPIEGO
Domani è stato proclamato uno sciopero del Pubblico Impiego, dei Vigili del Fuoco, delle aziende a capitale pubblico e misto, delle aziende, società, consorzi e cooperative appaltatrici di servizi pubblici.
Ci sentiamo di condividere gran parte delle rivendicazioni avanzate, in particolare condividiamo la richiesta di riportare all’interno del lavoro pubblico tutte quelle attività esternalizzate che hanno avuto il solo effetto di far arricchire qualcuno a scapito dei salari (bassi) e dei contratti (precari) dei lavoratori interessati.
Ci sembra doveroso solidarizzare con questi lavoratori che anche da noi, in Presidenza, prestano la loro opera a tali condizioni.
Altri aspetti, ancora oscuri, sono estremamente preoccupanti, quali la sorte delle articolazioni periferiche delle amministrazioni (anche le nostre: SSPA), e la sorte dei trattamenti economici accessori, nel mirino di un governo troppo concentrato sulle (magre) retribuzioni dei dipendenti e poco sugli enormi sprechi collegati alla “politica” ancora presenti nelle Amministrazioni.
Contro questo atteggiamento di chi, dimenticandosi di essere - egli stesso - causa e artefice dell’attuale stato di cose, tende a precarizzare - sotto tutti i punti di vista - anche quel che rimane del lavoro pubblico, partecipiamo allo
sciopero.
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Art. 77 Cost.
Il Governo non può, senza delegazione delle Camere, emanare decreti che abbiano valore di legge ordinaria.
Quando, in casi straordinari di necessità e d’urgenza, il Governo adotta, sotto la sua responsabilità,
provvedimenti provvisori con forza di legge, deve il giorno stesso presentarli per la conversione alle Camere che, anche se sciolte, sono appositamente convocate e si riuniscono entro cinque giorni.
I decreti perdono efficacia sin dall’inizio, se non sono convertiti in legge entro sessanta giorni dalla loro pubblicazione. Le Camere possono tuttavia regolare con legge i rapporti giuridici sorti sulla base dei decreti non convertiti.