STABILIZZAZIONE DEI PRECARI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: DOPO IL PARERE DEL PARLAMENTO ASPETTIAMO RISPOSTE DAL GOVERNO
“Accogliamo positivamente le anticipazioni sul parere delle Commissioni Parlamentari relative alla norma di stabilizzazione del personale precario della Pubblica Amministrazione” dichiara Cristiano Fiorentini dell’ Esecutivo Nazionale Usb Pubblico Impiego.
“Tali anticipazioni vanno infatti nella direzione di una maggiore inclusione di questo personale nel percorso di stabilizzazione, così come da noi richiesto sia in sede di audizione alla Commissione Lavoro della Camera, sia in sede di incontro avuto con il ministero della Funzione Pubblica lo scorso 30 marzo ” continua Fiorentini.
“Spetta adesso alla Ministra Madia estendere il più possibile la platea dei destinatari della norma, partendo dal presupposto che abbiamo di fronte precari ormai storici, che da anni svolgono funzioni indispensabili per l’erogazione dei servizi alla cittadinanza”.
“Maggiore flessibilità per il raggiungimento dei requisiti, inclusione degli LSU nel percorso di stabilizzazione e questione delle risorse necessarie sono i punti fondamentali che devono essere affrontati e risolti per raggiungere l’obiettivo dichiarato dalla Madia di voler superare il precariato nella Pubblica Amministrazione. La mobilitazione dei lavoratori e delle lavoratrici, che ha visto una numerosissima partecipazione allo sciopero ed alla manifestazione indetti da USB il 30 marzo, riprenderà sia a livello centrale che a livello territoriale se le risposte del Governo saranno ritenute insufficienti” conclude Fiorentini. “In particolar modo sulla questione delle risorse, nodo cruciale da sciogliere affinché la norma sia realmente efficace per la stabilizzazione dei lavoratori precari e rappresenti la svolta necessaria al rilancio del settore pubblico, insieme ad un rinnovo contrattuale che ripiani il debito che lo Stato ha nei confronti dei propri dipendenti dopo otto anni di blocco contrattuale”.