Un sacco bucato nel Ministero: D.G. dighe ed infrastrutture idriche ed elettriche

 

Assunzioni bloccate, le carenze crescono ed allora... per far fronte alle esigenze di protezione civile, invece di organizzare il lavoro o di utilizzare bene le risorse si denigrano i lavoratori interni, si appaltano i servizi, si assoldano consulenti.

Come recita l'antica ed efficacie espressione vernacolare:

 l'Amministrazione chiagn’e fotte !

 

Ecco un esempio che smaschera gli effetti reali della “riforma della disfunzione pubblica” dell'On. Min. Renato Brunetta.

Si è svolto ieri un incontro tra OO.SS. territoriali ed RSU sede centrale e l'Amministrazione rappresentata dal direttore generale Ing. Iadevaia e, per le relazioni sindacali, dalla Dr.ssa Furlai.

I punti all'ordine del giorno: assegnazione delle risorse umane personale nella d.g., contratti di collaborazione, esternalizzazioni. Presenti all'incontro, oltre alla RSU della sede centrale, le sigle CGIL, INTESA, CISL ed USB.

 

La USB ha subito evidenziato come i primi 2 punti, riguardassero questioni di competenza dei rappresentanti sindacali nazionali. (Gli Uffici Tecnici per le dighe sono infatti presso i provveditorati). La Dirigente per le relazioni sindacali ha invece rivendicato la pertinenza esclusiva dell'ordine del giorno alla direzione generale centrale.

 

Nel merito degli argomenti trattati.

 


Assegnazione delle risorse umane   (presentato una bozza di ods alle OO.SS.)

 Il testo evidenzia la drammaticità della situazione: a fronte della malagestione, perdurante dal 28 gennaio 2008, decine di lavoratori e professionalità sono via via “defluite” dalla direzione generale in parola.

All'avvicinarsi del cinquantenario della tragedia del Vajont - 9.10.2013 - ricordiamo che anche minime carenze in questo settore possono significare molto. Figuriamoci situazioni di criticità perduranti da anni come denunciate dai dirigenti e dal direttore stesso.

Il Min. Matteoli, sollecitato da mesi dalla RdB/USB, si è guardato bene dall'intervenire, più interessato a campagne di immagine e a mantenere le strabordanti consulenze della struttura tecnica di missione (vedi sotto) e carrozzoni di supporto annessi per farla funzionare (il Ministero nel Ministero), che alla sicurezza dei cittadini.

Ma torniamo alla direzione dighe. Il direttore generale Ing. Iadevaia, “abbandonato” dai vertici del dicastero che non reintegrano i lavoratori, che lui stesso lascia trasferire, ha la soluzione in tasca: esternalizzazione nei settori più delicati, (servizi di archivio e protocollo ed informatici banche dati, sale controllo), contratti a consulenti per controllare le dighe, scelti a chiamata diretta via ordinanza di protezione civile, secondo le ben collaudate logiche “emergenziali e derogatorie”, avvalimento di personale a chiamata in straordinario, scelto non si sa con che  criteri, disconoscimento delle professionalità interne del ministero, che il d.g., in riunione, dichiara espressamente inadeguate.

Ma il paradosso (a meno che non si voglia che i soldi ritornino all'esterno) è che stiamo parlando della direzione più “ricca” del MIT grazie all'introito di oltre 8 mil. di euro annui, dovuto dai concessionari delle  dighe,  direzione che però non riesce ad approvvigionarsi di personale stabile. Forse perchè non vuole.

Basti un esempio clamoroso, ma francamente vergognoso: un giorno prima della presentazione della bozza in parola sono scomparsi dall'organico della “disgraziata” d.g. altri due lavoratori amministrativi, trasferiti altrove. E così, datosi che altri direttori non mollano il proprio personale il buon Ing. Iadevaia, che deve invece rispondere solertemente ai compiti di protezione civile... sarà costretto ad esternalizzare a cominicare dai delicati settori dell'archivio e protocollo ed informatici, assumere co.co.co, ecc. ecc. La USB sta già denunciando gli inevitabili sprechi di denaro pubblico ed i rischi per l'efficienza del servizio che conseguiranno.

La USB ha poi contestato e chiesto di rettificare la bozza di ods in parola in merito a:

  1. mancanza della contestuale definizione degli organici degli Uffici Tecnici; il nodo ha carattere sostanziale e va affrontato con urgenza chiarendo quali sono gli ambiti di dipendenza dei colleghi degli U.T./Provveditorati per ciò che riguarda gli aspetti del lavoro, valutazione, carenze, ecc;

  2. incomprensibile” omissione del profilo professionale posseduto dai lavoratori, elemento indispensabile per porre qualsiasi valutazione organizzativa, sulle carenze, sulle necessità, ecc;

  3. indicazione incongruente e non chiarita della dipendenza di alcuni lavoratori da due o più dirigenti e persino collocati su sedi nazionali diverse (“collaborazione”);

  4. non è censito inspiegabilmente il personale comandato/distaccato.

 

Contratti di collaborazione

L'Amministrazione ha informato sulla volontà di assumere ben 15 contrattisti/consulenti utilizzando lo stesso strumento dell'ordinanza di protezione civile 3872/2010 e s.m.i. (vedi sotto) per sopperire alle carenze di organico, in deroga alle leggi ordinarie sulle assunzioni.

Ed anche in deroga ad ogni decenza, come la sola RdB/USB con comunicati stampa. I contrattisti servono, ci dicono... per controllare le 11 grandi dighe a rischio! (perennemente a rischio aggiungiamo noi... così da poter perennemente ridistribuire assunzioni a termine!) 

Sotto, nella notizia, Grandi dighe: basta con la logica dell'emergenza, le ordinanze Berlusconi e le denunce della USB/RdB.

Una informativa parziale. Così come del tutto parziale è stato un accenno ad una fantomatica “indennità forfettaria” di più di trecento euro mensili che sarà assegnata ad un imprecisato gruppo di lavoro che si occuperà di “emergenze”.

E tanti saluti alla possibilità di contributi per la Cassa Assistenza e Previdenza dei  lavoratori attraverso lo storno di risorse anche "lato Infrastrutture"  a mezzo di  interventi sugli  incentivi alla progettazione e sugli introiti da concessioni, ipotesi  perennemente allo studio di commissioni e sottocommissioni...solo a parole!

Peraltro come, l'Amministrazione stessa dichiara, a due anni dalla nomina dell'attuale Commissario Straordinario la situazione emergenziale è rimasta invariata. Davvero un bel risultato. 

Nell'era Brunetta, più che mai, i soldi entrano e devono tornare altrove: cioè a privati e consulenti preferiti ai dipendenti pubblici dall'Amministrazione stessa!


Esternalizzazioni

L'Amministrazione ha dichiarato che intende proseguire senza informativa ulteriore, l'esternalizzazione di servizi informatici e persino del protocollo se non troverà personale amministrativo. Non commentiamo oltre...

Il direttore ci ha informato infine che nessun lavoratore sembra invogliato dall'idea di trasferirsi presso la sua direzione, sebbene siano attualmente autorizzate fino a trenta ore di straordinario mensili procapite in tutte le 9 divisioni date le carenze. Un vero mistero!

Piena contrarietà è stata espressa alle esternalizzazioni in tale contesto dalla USB, INTESA, ed ora (sembra) anche dalla CISL e dalla RSU.

La CGIL continua invece a difendere  strenuamente questa Amministrazione invocando gli obblighi di efficienza e quindi ha dato nuovamente il proprio pieno sostegno alle esternalizzazioni proposte ed al... raggiungimento dei premi per i dirigenti, a qualunque costo, visto che tra gli obiettivi da raggiungere (decreto obiettivi Capo Dipartimento Infrastrutture all. 80) figurano esattamente le prestazioni affidate in appalto!

Ma si sa, a molti dirigenti, cui "calza" perfettamente la fallimentare controriforma della P.A....  piace vincere facile.   A spese della collettività e dei lavoratori.

USB – Coordinamento Ministero delle infrastrutture e dei trasporti

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