UN'ASSEMBLEA NAZIONALE DEGLI A/B COL BOTTO. AL CINEMA FARNESE LA PROTESTA DEI MANSIONISTI -foto-
Almeno quattrocento lavoratrici e lavoratori delle Aree A e B degli Enti pubblici non economici hanno partecipato all’Assemblea nazionale convocata ieri da USB presso il Cinema Farnese di Roma.
I diversi interventi hanno portato la testimonianza diretta di una sofferenza, troppo spesso vissuta in un ambito strettamente personale, che oggi vuole invece sempre di più trasformarsi in protesta collettiva e organizzata, per cercare soluzioni ad una palese ingiustizia. Ci si vuole scrollare di dosso il marchio di mansionisti e veder riconosciuto un giusto inquadramento professionale ed economico.
Al termine dell’Assemblea i lavoratori presenti hanno approvato il seguente ordine del giorno, con un solo voto di astensione.
TESTO DELLA MOZIONE APPROVATA
I Lavoratori delle Aree A e B degli Enti pubblici non economici che hanno partecipato all’Assemblea nazionale convocata da USB il 14 maggio 2013 presso il Cinema Farnese di Roma, al termine di un partecipato dibattito denunciano le condizioni in cui sono costretti a lavorare all’interno delle Amministrazioni del Comparto, con organici sempre più ridotti e carichi di lavoro in continua crescita non più sopportabili, senza avere peraltro la possibilità di un percorso professionale che riconosca il giusto inquadramento e la giusta retribuzione in base alle mansioni effettivamente svolte.
Il problema del mansionismo può essere affrontato e risolto solo attraverso il rinnovo del Contratto collettivo nazionale, fermo al 2009, e l’istituzione dell’Area unica nella quale collocare tutti i lavoratori.
La Riforma Brunetta va abrogata per dare la possibilità a tutti i lavoratori di uno sviluppo professionale e di veder riconosciuto il lavoro svolto.
L’Assemblea approva la Piattaforma alla base della Manifestazione nazionale della USB del Pubblico Impiego convocata per il 22 maggio in Piazza Monte Citorio e invita le lavoratrici e i lavoratori delle Aree A e B a partecipare all’iniziativa.
I Lavoratori presenti in Assemblea rivendicano anche l’emanazione delle selezioni interne già concordate o da concordare, per favorire nel più breve tempo possibile quantomeno l’inquadramento dei lavoratori delle Aree A e B al livello apicale della singola Area (A3/B3).
Da questa riuscitissima Assemblea parte un movimento dei lavoratori delle Aree A e B che ci si impegna a diffondere in tutti i posti di lavoro, sapendo che la situazione è difficile e gli ostacoli enormi, ma nella consapevolezza che solo lottando si possono ottenere risultati concreti e vedere riconosciuti i propri diritti.
Terminata l’Assemblea al Cinema Farnese, la protesta si è spostata in Piazzetta Vidoni, davanti al Ministero per la Pubblica Amministrazione, dove una delegazione è stata ricevuta. Nel lungo incontro sono state esposte le incongruenze dell’attuale sistema di classificazione del personale diviso su tre distinte Aree di lavoro (A-B-C), chiedendo la disponibilità del nuovo Ministro D’Alia a favorire il rinnovo del Contratto nazionale di lavoro e l’abrogazione delle norme della Riforma Brunetta che impediscono il riconoscimento professionale delle mansioni effettivamente svolte. Da parte dei rappresentanti del Ministero si è assunto l’impegno a riferire al Ministro quanto rappresentato dalla delegazione di lavoratori e a sollecitare un incontro con USB per affrontare tutte le questioni sul tappeto che riguardano la Categoria.
Lasciando la piazza i Lavoratori si sono dati appuntamento per la Manifestazione nazionale del Pubblico Impiego convocata da USB per il 22 maggio in Piazza Monte Citorio, davanti al Parlamento. Due dei quattro punti della Piattaforma di quella protesta sono gli stessi emersi dall’Assemblea di ieri: Rinnovo del Contratto di lavoro per cambiare il sistema di classificazione e costituire l’Area unica; Abrogazione della Riforma Brunetta per permettere a tutti i lavoratori sviluppi professionali da un’Area all’altra.
La protesta di ieri entra, quindi, a pieno titolo in quella del 22 maggio, ma molto si dovrà fare anche nelle singole Sedi, dove le lavoratrici e i lavoratori delle Aree A e B dovranno continuare a tenere alta la pressione, con la certezza che la USB non li lascerà mai soli.