USB dice basta alla pretesa dell’Inps di far lavorare mezz’ora gratis i lavoratori in assemblea, l’istituto condannato in cassazione

Roma -

Di seguito pubblichiamo la nota inviata ai vertici dell’Istituto:

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La sentenza numero 2168 del 05/07/2024 della Suprema Corte di Cassazione – che si allega in copia – ha sancito la condanna in via definitiva dell’Inps per il comportamento in oggetto, a seguito di ricorso della struttura USB Pubblico Impiego Inps di Monza.

Si richiamano le valutazioni espresse nel volantino sindacale del 26 luglio 2024 – allegato in copia – e si evidenzia nuovamente come la Corte abbia rilevato - in analogia ai precedenti gradi di giudizio – l’integrazione della condotta antisindacale e abbia posto a carico dell’Inps il pagamento di tutte le spese di giudizio per lite temeraria.

L’illegittimità dell’addebito di 30 minuti da recuperare determina che quella prestazione lavorativa, imposta dall’Amministrazione ai lavoratori, avvenga senza corrispettivo. Una vera onta per l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, i cui Ispettori di Vigilanza sanzionano pesantemente le aziende private che mettano in atto condotte analoghe.

Si chiede pertanto di conformarsi d’ora in avanti e con effetto retroattivo al dispositivo della sentenza definitiva, facendo cessare immediatamente ogni attribuzione illecita di debito orario ai lavoratori che partecipino ad assemblee esterne per l’intera giornata e provvedendo altresì a sanare d’ufficio gli abusi progressi.

Roma, 31 luglio 2024   

Sergio Noferi per USB Pubblico Impiego INPS

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