Dal dicembre 2009 è in atto un blocco del rinnovo dei contratti dei lavoratori del pubblico impiego che ha prodotto finora una perdita complessiva media, sul solo stipendio tabellare, di circa 6.500 euro.

In totale, il furto ai danni dei lavoratori pubblici ammonta a circa 20 miliardi.Dopo aver presentato all’Aran a ottobre del 2013 la Piattaforma per il rinnovo dei contratti attuando numerose iniziative di protesta a sostegno della richiesta di apertura delle trattative, compreso gli scioperi generali del 19 giugno e del 24 ottobre 2014, lo scorso mese di dicembre USB Pubblico Impiego ha lanciato una petizione on line con lo slogan “SIAMO TUTTI CREDITORI DELLO STATO”, per pretendere dal governo il pagamento di quanto dovuto. Non sono solo le imprese, infatti, a vantare crediti certi ed esigibili, ma anche oltre tremilioni di lavoratori pubblici, inflazione alla mano, possono quantificare quanto gli è stato negato.

In molti hanno risposto all’appello mandando in tilt la mail di Palazzo Chigi. Ora è il momento di pignorare il governo Renzi per morosità colposa e reiterata, visto che vorrebbe mantenere il blocco dei contratti addirittura fino al 2020!!!

È quello che si propone di fare la USB il 16 gennaio con flash mob in diverse realtà territoriali.

Una giornata di mobilitazione contro un governo che torna ad attaccare pesantemente i lavoratori pubblici, che avvia licenziamenti di massa nelle Province come prova tecnica di quanto potrà accadere in tutto il pubblico impiego.

Nessuno può ritenersi in salvo, siamo tutti coinvolti.

Per questo vi invitiamo a sostenere la USB nella battaglia per il rinnovo dei contratti, la difesa del posto di lavoro e dei servizi pubblici.

IL 16 GENNAIO PIGNORIAMO IL GOVERNO RENZI PER AVERE I CONTRATTI!