USB Pubblico Impiego: avanti con lo sciopero generale

Roma -

Il Coordinamento Nazionale di USB Pubblico Impiego si è riunito ieri, in videoconferenza, per discutere dell’impatto che l’emergenza COVID-19 sta avendo anche nel settore del Pubblico Impiego. 

Di fronte alla timidezza con cui il Governo continua a non chiudere la produzione e tutti gli uffici pubblici che non eroghino servizi essenziali, unica misura possibile per contenere realmente l'epidemia COVID-19, anche alla luce dell’ultimo decreto di sabato sera, il coordinamento conferma lo sciopero generale, già proclamato dalla confederazione di USB per mercoledì 25 marzo.

I dipendenti pubblici sono pienamente coinvolti e devono dare una risposta forte e chiara a quell’avidità delle forze neoliberiste che da decenni depredano la sanità pubblica, e non solo, con i risultati drammatici di questi giorni. 

La Confederazione USB ha confermato lo sciopero generale chiedendo un incontro urgente al Presidente Conte per capire se il governo intenda chiudere davvero le attività produttive non essenziali e assicurare un sostegno economico a milioni di cittadini in ginocchio, procedere ad assunzioni stabili di personale sanitario, garantire piena sicurezza ai lavoratori costretti a lavorare ed estendere al massimo l’uso del lavoro agile, se intenda in una parola cambiare rotta rispetto al passato. 

In attesa, confermiamo lo sciopero in tutto il pubblico impiego con la simbolica astensione di un minuto per gli operatori della sanità, dei Vigili del Fuoco, delle polizie locali e delle altre amministrazioni impegnate nel contrasto all'epidemia.


USB Pubblico Impiego

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