USB Pubblico Impiego, concretezza fa rima con pochezza
In questi giorni è stato presentato dal Ministro Bongiorno il disegno di legge “concretezza” che dovrebbe apportare modifiche sostanziali in tema di assunzioni, assenteismo, e buoni pasto nella Pubblica Amministrazione.
Dalla lettura dell’articolato ci sembra non si sia, purtroppo, evitato il rischio di procedere su sentieri già tracciati dai precedenti governi, che guardano alla Pubblica Amministrazione più in un’ottica di controllo che come risorsa per il Paese.
Che si ricominci ad assumere, con lo sblocco totale del turnover, ci sembra cosa positiva e, soprattutto, necessaria in una PA ridotta ai minimi termini e nella quale l’età media dei lavoratori è tra le più alte d’Europa. Stabilizzare le centinaia di migliaia di precari, assicurare il ricambio generazionale, garantire condizioni dignitose e sicure di lavoro, rimangono per noi condizioni imprescindibili per assicurare la qualità dei servizi pubblici.
Sulla “lotta all’assenteismo”, con l’introduzione dei sistemi di identificazione biometrica e di videosorveglianza, si ribadisce l’assunto: “dipendente pubblico uguale fannullone” da stanare e punire; una retorica in voga da anni, che strumentalmente si alimenta di singoli casi – per i quali esistono già gli strumenti disciplinari – per screditare la Pubblica Amministrazione e favorirne la privatizzazione attraverso massicce esternalizzazioni di settori strategici.
Sui buoni pasto, prendiamo atto che ci si è limitati ad autorizzare la Consip per la gestione centrale del recupero crediti vantato dalle singole amministrazioni nei confronti della società aggiudicataria dei lotti oggetto di risoluzione. Il testo è sprovvisto di misure per la tutela e la salvaguardia dei lavoratori, sulla spendibilità dei buoni pasto futuri e sull’eventuale accredito della somma corrispondente in busta paga, che continua ad essere – per noi – l’unica vera soluzione per contrastare la logica degli appalti e garantire la certezza anche del diritto al salario differito.
In tema di efficienza viene istituito, presso il Dipartimento della Funzione Pubblica, il “Nucleo della Concretezza” che, nella realtà, sembra replicare il già esistente Ispettorato per la Funzione Pubblica, con funzioni di controllo sulle pubbliche amministrazioni e sulla corretta applicazione del Piano triennale delle azioni concrete per l’efficienza, con poteri sanzionatori.
Il disegno di legge sembra, inoltre, voler correggere il tiro sulla diatriba aperta tra Corte dei Conti e aumenti contrattuali e salario accessorio.
Il Governo, per superare le indicazioni e le bocciature della magistratura contabile, rimuove gli attuali limiti sugli incrementi previsti dai contratti collettivi nazionali di lavoro e sul trattamento accessorio del personale assunto successivamente alla sua entrata in vigore.
In generale questo disegno di legge, a cominciare dal nome scelto che ricalca più la necessità di proseguire sulla strada già tracciata che farsi portatore di quel “cambiamento” tanto evocato in campagna elettorale, rischia di non fornire alcuna risposta adeguata ai problemi dei lavoratori della PA e dei cittadini tutti.
USB, nei prossimi giorni, chiederà un incontro al Ministro per ribadire l’urgenza di un cambio di passo che, a cominciare dalle assunzioni, rimetta al centro della discussione le reali esigenze di una Pubblica Amministrazione al servizio dei cittadini e, in particolare, delle fasce più duramente colpite da oltre 10 anni di crisi e politiche di austerità.
USB Pubblico Impiego
Esecutivo nazionale